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Ginnastica ritmica, dopo le denunce intervengono le autorità: si indaga per maltrattamenti

Il terremoto che ha colpito la ginnastica ritmica italiana sta producendo le prime conseguenze: commissariata l'accademia di Desio, indaga la Procura

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Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Il vaso di Pandora ormai è stato scoperchiato: la denuncia di numerose atlete della ginnastica ritmica italiana circa maltrattamenti e vessazioni sta causando un autentico terremoto nel mondo delle Farfalle italiane. Ora intervengono la Fgi e la Procura.

Desio, commissariata l’accademia

Tutto gira attorno alle atlete dell’accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio (MB). Sono state alcune di loro a denunciare un clima tossico da parte di alcune figure del centro sportivo, spingendo la Federazione Ginnastica d’Italia a intervenire.

Il Presidente Gherardo Tecchi, riferisce Repubblica, ha disposto con una delibera urgente il commissariamento dell’accademia. Sarà il vicepresidente vicario Valter Peroni a occuparsene, assieme ad un duty officer.

Nina Corradini, prima atleta della ginnastica ritmica a parlare dei presunti abusi

L’ufficiale di servizio avrà il compito, una volta a settimana, di andare a verificare la situazione nell’accademia e tra le atlete. Sono stati stanziati inoltre 120 mila euro per la salvaguardia delle ragazze e dei ragazzi coinvolti.

La Procura indaga per maltrattamenti

Non solo. Oltre alla giustizia sportiva si sta muovendo anche quella ordinaria: la Procura di Brescia ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di maltrattamenti. Al momento è a carico di ignoti, ma si vuole andare a fondo dei presunti abusi e vessazioni psicologiche emerse.

Il caso è partito da un esposto in Questura da parte delle madri di due giovani ginnaste. L’indagine cercherà di appurare se gli allenatori ed educatori dell’accademia di Desio abbiano tenuto un comportamento che abbia rilevanza penale.

Già nei giorni scorsi, il ministro dello Sport e dei Giovani, Andrea Abodi, ha incontrato il presidente del Coni Giovanni Malagò e della Fgi Tecchi.

La denuncia delle atlete azzurre

A parlare per prima è stata Nina Corradini. La 19enne che ha lasciato le Farfalle nel 2021 ha dichiarato di non essere riuscita a reggere le pressioni mentali imposte dalle allenatrici. Dopo di lei, hanno rotto il silenzio anche Anna Basta, Giulia Galtarossa e altre atlete.

Il pattern sembra chiaro: sono emerse presunti abusi, come il “rito della bilancia” e altre umiliazioni. “Fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi una di loro mi chiese di fare un passo indietro e di girarmi di spalle per far vedere quanto fosse grosso il mio sedere” ha raccontato la Galtarossa.

Nel pomeriggio di venerdì 4 novembre ha parlato anche Alessia Maurelli, capitana delle Farfalle della Ritmica. All’ANSA, ha dichiarato che resterà nel centro di Desio, ma ha espresso anche vicinanza verso le atlete che hanno parlato: “Mi dispiace che nessuno di Noi sia stata in grado di capire fino in fondo il malessere di alcune mie ex compagne di squadra“.

Fonte foto: IPA

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