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Ginnastica ritmica, terremoto Nazionale: denunce di violenze finiscono al ministero, interviene Malagò

Terremoto nel mondo della ginnastica ritmica italiana: le denunce di umiliazioni e pressioni psicologiche

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Terremoto sullo staff della Nazionale italiana di ginnastica ritmica dopo le denunce di Nina Corradini e Anna Basta a cui si è aggiunta quella dell’ex campionessa mondiale Giulia Galtarossa.

Le denunce

Le atlete hanno parlato di abusi psicologici, pressioni e umiliazioni che avrebbero subito per perdere peso e non ingrassare per presentarsi alle gare in forma perfetta.

Anna Basta, che ha fatto parte del gruppo della Nazionale dal 2016 al 2020, ha persino raccontato che il clima respirato l’ha portata per due volte a tentare il suicidio.

La testimonianza è da pelle d’oca. Si parla del ‘rito della bilancia’ come di un vero e proprio incubo. Le ginnaste sarebbero state obbligate a svestirsi e a pesarsi in mutande innanzi a tutti.

E ancora, da quanto emerso, alcune ragazze per farsi trovare con il peso forma perfetto secondo chi le doveva giudicare avrebbero preso dei lassativi o altri prodotti per smaltire gli etti considerati in eccesso. Il tutto avrebbe innescato pesanti ripercussioni psicologiche e fisiche.

Sempre dalle testimonianze trapela che le ginnaste avrebbero vissuto il momento dell'”esame” della bilancia con timore e sofferenza, con lo spauracchio di non superare la ‘prova’ ed essere offese e derise.

Nina Corradini, romana di 19 anni, è stata la prima a scoperchiare il vaso di pandora. La ragazza ha abbandonato nel 2021 la squadra delle “Farfalle” perché non in grado di reggere le “pressioni mentali” delle allenatrici della Federginnastica, come ha svelato in una intervista.

“Ora voglio proteggere le bambine più piccole, tutti devono sapere la realtà”, ha scandito. E così sono emerse altre storie simili e altre testimonianze di atlete meno famose. Per alcune hanno parlato i genitori che hanno denunciato comportamenti intollerabili assunti dallo staff.

L’intervento di Giovanni Malagò

Il caso sta diventando di dominio pubblico tanto che ora è approdato sul tavolo del ministro dello sport, Andrea Abodi. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, dopo aver incontrato Abodi. Il caso è finito anche tra le mani del procuratore di Brescia dopo un esposto presentato dalle atlete.

Ginnastica artistica, denunce.Fonte foto: ANSA

“Giusto fare chiarezza, giusto subito verificare tutto ma il movimento è sano, serio, il movimento è rispettoso delle regole poi se ci sono stati episodi su singole atlete che devono essere verificati non mi permetto di dare dei giudizi”. Così Malagò a margine dell’incontro svoltosi questa mattina a Roma con il ministro dello Sport e con il presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi. Ne dà notizia il Globalist.

La riunione è durata circa un’ora. “Credo in quello che hanno detto le ragazze – ha dichiarato Tecchi -, voglio che queste cose siano sistemate e che l’ambiente sia più lindo e trasparente possibile. Non possiamo permetterci certe cose, ne va della credibilità della federazione”.

“Il nostro è uno sport giovanissimo, la maggior parte dei tesserati è sotto i 18 anni e dobbiamo avere un’attenzione particolare – ha aggiunto Tecchi. Prima di tutto viene l’atleta e noi abbiamo il massimo rispetto degli atleti. Questa storia sarà valutata dagli organi competenti in modo attento e particolare”.

“Noi abbiamo due strutture, la procura federale e il safeguarding officer. Noi come parte politica non c’entriamo nulla. So solo che hanno già convocato le ragazze per il prossimo giovedì. Devono sentire, valutare, capire cosa c’è e cosa non c’è”, conclude il numero uno della ginnastica italiana.

La testimonianza di Giulia Galtarossa

Dopo Nina Corradini e Anna Basta, anche l’ex campionessa mondiale di ritmica Giulia Galtarossa, oggi 31enne, ha parlato di umiliazioni e abusi. “Una volta – ha narrato la campionessa a La Repubblica – le allenatrici fecero schierare tutte le compagne davanti a me, poi una di loro mi chiese di fare un passo indietro e di girarmi di spalle per far vedere quanto fosse grosso il mio sedere”.

“Se mi chiedono di riconsegnare le medaglie vinte nella ritmica per riavere la felicità non avrei dubbi: direi di sì. L’esperienza all’Accademia di Desio mi ha rovinato la vita”. L’ex atleta ha inoltre dichiarato che dopo aver lasciato le competizioni ha iniziato un “percorso in un centro per i disturbi dell’alimentazione: mi hanno diagnosticato una sindrome da alimentazione incontrollata. Una malattia che ha condizionato la mia vita sociale, per tanto tempo non sono uscita di casa”.

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