Giletti in politica, il conduttore tv svela il possibile ruolo. Poi risponde all'accusa di essere "putiniano"
Il popolare conduttore televisivo Massimo Giletti ha aperto la porta alla possibilità di un suo debutto in politica, ma solo in uno specifico ruolo
Del possibile debutto in politica di Massimo Giletti si parla da anni, ma per il momento nessuna ipotesi si è concretizzata. Lo stesso conduttore televisivo, nel corso di un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, ha rivelato l’unico incarico politico che potrebbe farlo vacillare.
Futuro in politica per Massimo Giletti: il possibile ruolo
Massimo Giletti, a proposito di un suo possibile futuro in politica, ha dichiarato: “L’unico incarico al quale penserei è quello di presidente della Regione, perché in quel ruolo hai la capacità di incidere”.
Massimo Giletti è “putiniano”? La sua risposta
Il conduttore televisivo ha replicato a chi lo ha definito “putiniano“, raccontando un aneddoto: “A 18 anni feci la pipì sul confine russo. Ero in Finlandia con 3 amici. D’estate rubavo a mio padre un furgone aziendale in cui mettevamo frigo, stereo e, sopra, le brandine. Quell’estate andammo pure a Helsinki, per i Mondiali di Atletica, e da lì proseguimmo verso Nord, trovandoci al confine con l’Unione Sovietica. Un cartello in russo, inglese e finlandese diceva: 2 anni di carcere a chi parla, 5 a chi fotografa, 10 a chi oltrepassa il filo spinato. Mi ero spinto al limite con il mio amico Giancarlo Sallier de la Tour. Dalla torretta i soldati spararono. Filammo via e, per dispetto, facemmo la pipì sul confine”.
Massimo Giletti ha poi aggiunto: “Mi sento un uomo libero e credo che l’Europa non debba dipendere troppo dagli Stati Uniti. Non accetto un ministero della verità assoluta”.
Massimo Giletti e la guerra tra Russia e Ucraina
Nel corso dell’intervista Massimo Giletti, parlando di una possibile puntata di ‘Non è l’arena’ in Russia, ha detto: “Sarebbe interessante andare a vedere con i propri occhi quello che sta succedendo lì”.
Poi, sulla puntata realizzata in Ucraina, ha dichiarato: “Oltre alle critiche, ho ricevuto apprezzamenti, per esempio da Mieli, Nuzzi. Quella sera abbiamo fatto il 7%, con i miei reportage nella devastazione. Sono stato in Afghanistan, in Kurdistan, in Iraq… Per parlare di guerra tu devi vederla. Per questo in Ucraina sono andato in giro”.
Questo è il pensiero di Massimo Giletti sugli ospiti nei talk show sulla guerra: “I talk sono costruiti sullo scontro di idee“.