Ritrovata viva la figlia del "superpoliziotto" Pippo Micalizio: era scomparsa all'isola d'Elba
Ritrovata in una scogliera Marina Paola Micalizio, figlia del "superpoliziotto" che diresse le prime maxi operazioni contro la mafia al Nord
È stata ritrovata viva Marina Paola Micalizio, figlia di Pippo Micalizio, il poliziotto noto per aver diretto le prime maxi operazioni contro la mafia nel Nord Italia. La donna, di 48 anni, era scomparsa nel nulla all’isola d’Elba la sera del 14 agosto. Si temeva per la sua vita, ma le concitate ricerche si sono concluse nel migliore dei modi.
- La scomparsa della figlia di Pippo Micalizio
- Le operazioni di ricerca
- Il ritrovamento del cane
- Marina Paola Micalizio ritrovata viva
- Chi era il "superpoliziotto" Pippo Micalizio
La scomparsa della figlia di Pippo Micalizio
A denunciare la sparizione di Marina Paola Micalizio alla stazione dell’Arma a Marciana Marina era stato il marito.
I due, sposati dal 2008 e residenti a Milano, si trovavano all’isola d’Elba per trascorrere le vacanze, come erano soliti fare tutte le estati.
Secondo quanto si apprende la donna si era allontanata con il cane e non aveva fatto ritorno.
Le operazioni di ricerca
Le ricerche erano partite immediatamente con decine di uomini impiegati. In un primo momento la scomparsa di Marina Paola Micalizio era stata segnalata in una zona boschiva.
Le operazioni, coordinate dalla prefettura di Livorno, sono state svolte dai Vigili del fuoco, da associazioni di volontariato del soccorso di protezione civile e anche dalla Capitaneria di Porto.
Presente inoltre anche il personale specializzato in operazioni di topografia applicata al soccorso. Per le ricerche della 48enne l’isola d’Elba era stata sorvolata da un elicottero e da un drone.
Il ritrovamento del cane
All’alba di Ferragosto il cane con cui la figlia di Pippo Micalizio si era allontanata era stato ritrovato morto sugli scogli vicino a Procchio, nel territorio comunale di Marciana.
Il suo guinzaglio era impigliato tra le rocce. Le cause del decesso dell’animale non erano chiare: dalle prime ipotesi sarebbe potuto morire per annegamento.
Nei pressi del ritrovamento, come scrive ‘Repubblica’, erano stati rinvenuti il cellulare e gli occhiali da vista della 48enne.
Marina Paola Micalizio ritrovata viva
La figlia dell’ex “superpoliziotto” è stata ritrovata viva dopo intense ore di ricerche. Secondo quanto si apprende si trovava tra gli anfratti di una scogliera nella zona di Procchio, più o meno la stessa in cui era stato recuperato il cane deceduto.
Marina Paola Micalizio è stata evacuata via mare con una imbarcazione, data la zona via terra particolarmente impervia da percorrere.
Dalla spiaggia di Procchio è stata portata all’ospedale di Portoferraio per valutare le sue condizioni. Adesso andranno accertati i motivi per cui la donna è scomparsa per oltre 24 ore, finendo in quella scogliera.
Chi era il “superpoliziotto” Pippo Micalizio
Pippo Micalizio, morto nel 2005, fu soprannominato dalle testate giornalistiche “superpoliziotto” per aver diretto a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta le prime maxi operazioni contro la mafia e la ‘ndrangheta al Nord.
Nel 1994 su iniziativa dell’allora capo di Stato Oscar Luigi Scalfaro gli fu conferita l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica.
La sua fu una carriera prestigiosa: dopo essere stato promosso a Roma, Micalizio fu nominato vice direttore della Direzione investigativa antimafia (Dia). Successivamente diventò capo dei Servizi centrali antidroga.
Nel 2001 fu inviato a Genova come ispettore per gestire le indagini post G8 sull’irruzione delle forze dell’ordine nella scuola Diaz e sui fatti controversi nella caserma di Bolzaneto. Nel 2003 fu poi nominato prefetto e collocato fuori ruolo presso la presidenza del Consiglio.