Ritrovata in Puglia la zanzara della malaria, scomparsa 50 anni fa in Italia: "Alta ricettività in meridione"
Uno studio ha rivelato la presenza della zanzara della malaria in Puglia, in particolare in Salento. Non se ne aveva traccia in Italia da oltre 50 anni
La zanzara della malaria è stata ritrovata in Puglia dopo oltre 50 anni. A rivelarlo è uno studio realizzato da ricercatori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata, dell’Istituto superiore di sanità e del servizio veterinario dell’Asl Lecce. “La scoperta ha una forte rilevanza e impatto sanitario, evidenziando un aumento della ricettività delle aree meridionali del Paese”, hanno scritto gli autori della ricerca.
La zanzara della malaria ritrovata in Puglia
L’Anopheles sacharovi, nome scientifico della zanzara della malaria, è ricomparsa in Puglia, in particolare nella zona costiera del Salento fra le marine di Lecce e Otranto.
La ricerca che lo dimostra, pubblicata il 10 aprile sul sito di Bio med central, riapre un capitolo che si pensava chiuso per il nostro Paese.
Zanzare antimalaria riprodotte all’interno del polo d’innovazione genomica di Terni nel 2017, nell’ambito del progetto Target Malaria, per lo studio di insetti tropicali e patologie collegate
“La Sacharovi, che è un vettore storico di malaria in Italia, in particolare nella zona Adriatica, sembrava ormai scomparsa per l’antropizzazione e anche per le sostanze chimiche che vengono utilizzate in agricoltura”, ha spiegato a Repubblica la dottoressa Maria Assunta Cafiero, dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata.
“Ma l’abbiamo comunque sempre cercato: monitorare il territorio è importante – prosegue -. E in particolare abbiamo indagato in quell’area perché eravamo convinti si potesse trovare in qualche zona meno antropizzata, vicino a aree umide”.
La ricerca
Gli studi della dottoressa Cafiero e degli altri ricercatori si sono intensificati a seguito di un episodio risalente al 2017, quando 4 immigrati contrassero la malaria qui in Italia e furono ricoverati a Taranto.
Fra il 2022 e il 2023 sono state analizzate 216 zanzare (125 immature e 91 adulti) in 11 siti differenti sulla costa a nord di Otranto.
Sono stati selezionati in aree caratterizzate dalla presenza di diverse paludi, bacini d’acqua salmastra e laghi naturali e allevamenti con animali (bovini, cavalli, pecore e pollame). Gli adulti sono stati analizzati pure in rifugi per animali e case.
Alla fine della stagione calda del 2022 è stato trovato un esemplare. In totale, comprese le indagini dell’anno successivo, sono state rinvenute 13 larve di Anopheles sacharovi e 7 adulti in 6 siti differenti.
“L’Italia è indenne dalla malaria da tantissimi decenni ma aver trovato un ulteriore vettore storico come la Sacharovi è importante perché ci permette di capire come residui questa specie e sottolinea quanto sia importante fare attenzione e proseguire gli studi che si sono interrotti, o comunque allentati, da quando la malattia è stata debellata”, ha aggiunto Cafiero.
Cosa è la malaria e quali sono i sintomi
La malaria è una malattia tropicale che colpisce più di 200 milioni di persone l’anno in tutto il mondo.
Febbre, mal di testa, tensione di muscoli della nuca, brividi e sudorazione, talvolta nausea, vomito e diarrea, sono i sintomi che possono essere presenti ma che possono anche alternarsi. In genere compaiono tra i 10 ei 15 giorni dopo la puntura della zanzara.
Nel 2015, secondo i dati dell’Oms, ci sono stati 214 milioni di casi nel mondo e la malaria ha ucciso 438 mila persone, la maggior parte nell’Africa sub-sahariana. L’80% dei decessi si è verificato nei bambini al di sotto dei 5 anni.
Nel 2016 l”Oms ha dichiarato l’Europa “libera” dalla malaria.