Gallipoli, paura all'alba: spara con mitra verso l'ex, fermato
Momenti di panico e paura a Gallipoli: uomo spara su un gruppo di giovani dove c'era la sua ex fidanzata, nessun ferito
Paura e terrore a Gallipoli (Lecce): all’alba di martedì 10 agosto, intorno alle 5, c’è stata una sparatoria in pieno centro, in via Kennedy. Come rende noto l’Ansa, sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco verso un gruppo di giovani. Fortunatamente non c’è stato alcun ferito.
Sul luogo in cui si è consumato il pericoloso episodio sono intervenuti i carabinieri con diverse pattuglie: i militari hanno avviato le indagini e sono risaliti all’autore degli spari, un 21enne di origini albanesi che prima di essere fermato si è dato alla fuga.
Il 21enne, come spiega Il Corriere della Sera, era con altri due amici. Quando sono arrivati davanti al residence, all’alba, hanno guardato la porta d’ingresso e dopo un cenno d’intesa di uno dei ragazzi all’albanese, quest’ultimo ha impugnato la mitraglietta come se fosse un giocattolo e ha fatto partire una sventagliata di colpi sul muro
Da quanto appreso i colpi sparati sono stati 18, ad altezza d’uomo, con una mitragliatrice. Ad essere colpite le colonne che si trovano all’ingresso del residence Coppola, ma nessuna persona.
Da una prima ricostruzione degli investigatori, è emerso che il giovane ha sparato per spaventare un gruppo di persone, nessuna delle quali sarebbe rimasta ferita, tra le quali c’era anche la sua ex fidanzata 26enne in compagnia del nuovo compagno. Resta da capire come il 21enne si sia procurato la pistola mitragliatrice.
Gallipoli, allerta contagi: alcuni giovani aggirano i controlli
Nelle scorse ore la metà turistica salentina è finita al centro della cronaca per via di un forte aumento di contagi Covid diffusisi tra i turisti e i dipendenti di attività legate al turismo. Ad infettarsi di più sono i giovani vacanzieri, spesso non vaccinati o che si sono sottoposti solo alla prima dose del farmaco anti Covid. La pericolosità della variante Delta ha inoltre condotto alla chiusura di diversi ristoranti.
Tutti i casi registrati sono stati posti in quarantena e si continua a lavorare al tracciamento dei contatti, anche se una grossa fetta di positivi starebbe sfuggendo ai controlli. Lo ha spiegato il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Lecce, Alberto Fedele, al Messaggero.