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Frase choc di Loris Bianchi sull'omicidio Pierina Paganelli durante l'interrogatorio: "Forse l'ho uccisa io"

"Potrei essere stato io": spuntano le dichiarazioni choc di Loris Bianchi durante l'interrogatorio dopo l'omicidio di Pierina Paganelli. Cos'ha detto

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il 5 ottobre 2023, due giorni dopo l’omicidio di Pierina Paganelli, si è tenuto l’interrogatorio di Loris Bianchi presso la Procura di Rimini. Il fratello di Manuela Bianchi muove da subito i sospetti nei confronti di Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio con l’accusa di omicidio. Contestualmente, però, dice qualcos’altro che oggi suona inquietante.

L’interrogatorio di Loris Bianchi

Come detto in apertura, il 5 ottobre 2023 Loris Bianchi è stato invitato dagli uomini della squadra mobile a raccontare presso la Procura di Rimini tutto ciò che è in sua conoscenza sull’omicidio di Pierina Paganelli.

Da subito il fratello della nuora della vittima punta il dito contro il marito di Valeria Bartolucci e suppone che il delitto si sia consumato per “una sorta di giustizia protettiva nei confronti di mia sorella Manuela. È un viaggio che mi sono fatto. Io penso che sia stato Louis“. Ma non è tutto.

Spunta la frase choc durante l’interrogatorio di Loris Bianchi due giorni dopo l’omicidio di Pierina Paganelli: “Potrei essere stato io”

“Ma può essere anche che mia sorella sia impazzita con gli psicofarmaci. O potrei essere stato io“. Va ricordato che la sera del delitto Loris, che vive a Ravenna, era andato a cenare dalla sorella Manuela in via del Ciclamino 31.

Queste dichiarazioni sono riportate in esclusiva sul nuovo numero del settimanale Giallo in uscita il 4 dicembre. L’anticipazione è stata pubblicata dal Corriere della Sera.

Perché parlava di “giustizia divina”?

Perché quel riferimento alla “giustizia divina” davanti agli inquirenti? Giallo riporta un altro virgolettato: “Tra Manuela e Pierina c’era molto astio. Ma anche l’odio di Pierina verso di me era evidente. Per questo ho detto che il fatto di oggi è una giustizia divina”.

Nel 2023 quel riferimento alla “giustizia” era già noto, e su questo aspetto gli inviati di Chi l’ha visto avevano chiesto chiarimenti al diretto interessato. Loris Bianchi aveva risposto: “Ho voluto provare a dire una frase tipo ‘da complice’ perché volevo un feedback da parte delle altre persone”. E le “altre persone” erano Louis Dassilva e Valeria Bartolucci.

Dassilva, secondo Loris, avrebbe “aperto gli occhi per dire ‘che cosa stai dicendo?’”. Valeria Bartolucci, invece, avrebbe risposto: “Certe cose non si augurano a nessuno, scherziamo?”.

L’incidente probatorio sul luogo dell’omicidio di Pierina Paganelli

Nel corso della giornata di mercoledì 27 novembre è in atto l’incidente probatorio fissato dopo che le parole di un residente, Emanuele Neri, hanno messo in dubbio quanto sostenuto dalla Procura su Louis Dassilva.

Secondo gli inquirenti l’uomo ripreso dalla cam3 della farmacia San Martino di via del Ciclamino sarebbe Louis Dassilva, ma Neri sostiene di essersi riconosciuto. Per questo motivo sono state ricreate le condizioni di visibilità, luce e di movimento di quella sera, quando qualcuno ha raggiunto Pierina Paganelli nell’autorimessa della palazzina e l’ha uccisa con 29 coltellate.

Fonte foto: ANSA

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