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Francesco Vaia non può diventare professore, perché l'ex direttore dello Spallanzani è stato bocciato

L'ex direttore dell'istituto Spallanzani Francesco Vaia è stato bocciato alla verifica di idoneità per l'abilitazione e non potrà diventare professore

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia è stato bocciato all’abilitazione al ruolo di professore ordinario. Durante la pandemia è stato uno delle voci più autorevoli sul Covid-19 da direttore dell’Istituto di malattia infettive “Lazzaro Spallanzani”, ma nonostante la lunga carriera alle spalle nella Sanità non potrà diventare un accademico per la mancanza di titoli.

L’abilitazione al ruolo di professore

Come riportato da Repubblica, Vaia aveva presentato richiesta per l’abilitazione con l’intenzione di lasciare il dicastero per gli attriti con il ministro Orazio Schillaci.

Arrivato al Ministero per volontà di Giorgia Meloni, l’ex direttore dello Spallanzani sarebbe finito sempre di più ai margini, fino a perdere il ruolo di capo dipartimento, per il quale sembrava favorito, a favore di Maria Rosaria Campitiello, compagna del viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.

Francesco Vaia, all’epoca direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, in una conferenza stampa sul vaiolo delle scimmie

La bocciatura di Francesco Vaia

Adesso anche la carriera accademica sembra però preclusa, dopo che la Commissione “Igiene generale e applicata” ha deciso di escluderlo dall’elenco degli idonei a professore universitario di prima fascia per “mancanza di alcuni requisiti”.

Secondo il collegio, Vaia sarebbe in possesso di due titoli sugli otto necessari: “Mi hanno valutato con ottimi voti sul lavoro che ho svolto in questi anni – ha spiegato il dirigente sanitario – ma alcuni sostengono che manchi la ‘congressualistica’. Secondo alcuni componenti della commissione dunque non ho avrei partecipato a tanti convegni”.

Il ricorso

I commissari ritengono, infatti, che l’attuale direttore generale della prevenzione sia sprovvisto dei requisiti riguardanti l'”organizzazione o partecipazione come relatore a convegni di carattere scientifico in Italia o all’estero”, alla “responsabilità di studi e ricerche scientifiche affidati da qualificate istituzioni pubbliche o private”, o relativi alla “responsabilità scientifica per progetti di ricerca internazionali e nazionali, ammessi al finanziamento sulla base di bandi competitivi che prevedano la revisione tra pari”.

“Premesso che sono già da vari anni professore straordinario, sono molto sereno e soddisfatto che la parte riguardante le pubblicazioni scientifiche sia stata considerata molto positiva” ha dichiarato Francesco Vaia, annunciando che farà ricorso.

“A maggioranza è stato deciso che i requisiti riguardanti la partecipazione ai congressi non fossero sufficienti. Non tutti i commissari erano d’accordo – ha spiegato – Siamo già pronti a presentare alle magistrature competenti ricorso e quindi attenderei i giudizi definitivi per esprimermi”.

Fonte foto: ANSA

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