Frana in una miniera in Tanzania: almeno 21 morti, si cercano altri corpi tra le macerie
Almeno 21 i morti in una frana nella miniera di Ng'alita, nel nord della Tanzania. Continuano le ricerche tra le macerie
Nella miniera di Ng’alita, in Tanzania, una frana ha provocato almeno 21 morti. Non è chiaro quando e come sia avvenuta la tragedia, la notizia è stata diffusa sui social dalla Presidente Samia Suluhu. I soccorritori proseguono gli scavi tra le macerie in cerca di altri corpi.
- Frana nella miniera in Tanzania, almeno 21 morti
- Il messaggio della presidente su X
- Più di 100 le vittime di frana in Tanzania
- Il fenomeno climatico El Niño
Frana nella miniera in Tanzania, almeno 21 morti
Tragedia in Tanzania. Una frana verificatasi nella miniera di Ng’alita, nel distretto di Bariadi, nella regione di Simiyu nel nord del paese, ha provocato la morte di almeno 21 persone.
Vittime dell’incidente i minatori che in quel momento si trovavano al lavoro. Si teme che altre vittime possano essere sepolte tra le macerie.
Non sono stati rilasciati dettagli sulle dinamiche dell’incidente e non è chiaro quando si sia registrata la frana. La notizia è stata data su X da Samia Suluhu, Presidente della Tanzania.
Il messaggio della presidente su X
La notizia della frana che ha provocato la morte di almeno 21 persone è stata diffusa dalla Presidente Samia Suluhu con un post su X.
“È con grande tristezza che ho ricevuto la notizia della morte di più di 21 persone” ha esordito Suluhu con un lungo messaggio.
Questi compagni tanzaniani erano piccoli minatori della zona, che cercavano di guadagnarsi da vivere per sé stessi e le loro famiglie e contribuivano allo sviluppo della nostra Nazione.
Il Presidente ha inoltre dichiarato che “le nostre agenzie di difesa e sicurezza, in collaborazione con i leader regionali, stanno continuando gli sforzi per trovare altri corpi che sono ancora bloccati tra le macerie”.
Più di 100 le vittime di frana in Tanzania
I minatori deceduti nella frana di Ng’alita si aggiungono alle 76 persone uccise dalle frane registratesi nel mese di dicembre a Katesh, città collinare nel nord della Tanzania, a 300 km dalla capitale Dodoma.
Le forti piogge, causa di inondazioni, hanno spazzato via case ed edifici e compromesso numerose infrastrutture. Distrutte anche le coltivazioni necessarie al sostentamento della popolazione.
Molte strade sono state bloccate da fango, alberi e detriti, rendendo difficoltoso l’arrivo dei soccorsi. In seguito alle inondazioni, sono stati più di 6.000 i cittadini sfollati.
Il fenomeno climatico El Niño
La Tanzania, così come gli altri paesi dell’Africa Orientale come Kenya, Somalia ed Etiopia, si trova a combattere contro le disastrose conseguenze de El Niño, fenomeno atmosferico che si verifica a cadenze irregolari, tra i 2 e i 6 anni.
Il termine El Niño (il bambino), indica l’anomalo riscaldamento delle acque superficiali nel sud dell’Oceano Pacifico.
Si è tornato a parlare de El Niño nel corso del 2023, quando il fenomeno ha provocato l’innalzamento della temperatura globale di circa 1,5°, causando ondate di calore senza precedenti, forti venti, uragani e precipitazioni fuori stagione.