Frana il monte San Martino, vicino a Lecco: paura per la ferrovia e per la strada statale 36
Una grossa frana si è staccata dal monte San Martino a Lecco, minacciando la statale e la ferrovia
Frana minaccia strada e ferrovia. Una parte del monte San Martino a Lecco si è staccata, minacciando anche la statale 36. Le reti di protezioni hanno però retto e non è stato necessario interrompere il traffico.
La frana a Lecco
Nella mattinata di mercoledì, attorno alle ore 11 nel territorio del comune di Lecco, al confine con quello di Abbadia Lariana, una grossa frana si è staccata da un versante del monte San Martino.
Il rumore dei massi rotolati dal pendio è stato sentito distintamente nel capoluogo di provincia, secondo quanto riporta il sito del quotidiano ‘Il Corriere della Sera’ nella sua edizione locale.
I massi sarebbero poi caduti sul versante lago del monte, minacciano quindi sia la ferrovia che da Lecco risale il lago di Como, sia la statale 36 del Lago di Como e dello Spluga, trafficata a causa dell’afflusso di turisti.
Ferrovia e statale minacciate ma le reti protettive reggono
Le prime persone ad accorgersi del distaccamento dei massi sono stati proprio gli automobilisti, che hanno potuto osservare la polvere alzarsi dal versante del monte che dava sulla strada.
La frana è caduta proprio in direzione della ferrovia e della strada statale 36, ma secondo le prime ricostruzioni le reti protettive poste prima delle due linee di comunicazione hanno retto l’urto.
I danni sono quindi stati minimi e si sono localizzati soltanto sul versante del monte San Martino. Non è stato necessario nemmeno sospendere la circolazione dei treni o il traffico delle automobili sulla statale.
Sopralluoghi in corso per verificare le condizioni della frana
Nonostante la frana del monte San Martino non abbia causato danni, immediatamente si sono attivati i tecnici dei vigili del fuoco e delle ferrovie per verificare lo stato dei massi e del versante.
I pompieri si sono alzati in volo con l’elicottero Drago per poter avere un quadro migliore della situazione, mentre i geologi hanno lavorato per accertarsi che non ci fossero altri rischi di distaccamenti di materiale.
Anche i tecnici delle ferrovie hanno effettuato un sopralluogo per verificare che i treni che percorrono la tratta interessata non corrano rischi.