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TERREMOTI E VULCANI

Forte esplosione a Stromboli avvertita dalla popolazione, poi la caduta di cenere e altri due boati

Poco dopo le ore 13 di venerdì 7 aprile 2023, a Stromboli è stata avvertita una forte esplosione, seguita da altri boati minori: cosa è successo

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Una forte esplosione, di quelle definite maggiori, si è verificata alle ore 13,04 di venerdì 7 aprile sullo Stromboli.

Il comunicato dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv sull’esplosione a Stromboli

A renderlo noto è stato l’Osservatorio Etneo dell’Ingv, secondo il quale ne sono seguite, in un brevissimo lasso di tempo, altre due di minore intensità.

Nel comunicato dell’Osservatorio Etneo dell’Ingv si legge che l’evento è stato prodotto dall’area centro-meridionale della terrazza craterica” e che “alcuni balistici sono caduti lungo la Sciara del fuoco”. Nella nota, l’Osservatorio Etneo dell’Ingv ha poi comunicato che “successivamente all’esplosione, l’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata sui valori registrati prima dell’episodio esplosivo che oscillano tra bassi e medi” e che “non si evidenziano variazioni significative nei dati di deformazioni dalla rete GPS permanente”.

L’esplosione è avvenuta a Stromboli.

La situazione a Stromboli dopo l’esplosione

Tutte e tre le esplosioni sono state avvertite dalla popolazione, anche sul versante di Ginostra. Come riporta l’agenzia ‘ANSA’, c’è stata una ricaduta di cenere e altro materiale caldo ma solo in area sommitale e non si registrano danni.

La riapertura delle escursioni a Stromboli

Proprio a partire da venerdì 7 aprile si era deciso di far ripartire, anche sul versante di Ginostra, le escursioni fino a quota 400 metri (con l’obbligo di avvalersi delle guide vulcanologiche).

Il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, aveva emesso nella mattinata di venerdì 7 aprile, dopo concertazione con la Protezione civile e i Centri di competenza preposti al monitoraggio de vulcano, una specifica ordinanza per consentire l’accesso previa consultazione dei bollettini e comunicati emanati dai Centri di competenza e dal Centro funzionale centrale – Settore meteorologico del Dipartimento della Protezione Civile e del Centro funzionale decentrato della Regione Siciliana.

Le escursioni fino a quota 400 metri erano state bloccate dopo l’eruzione del 4 dicembre scorso che aveva generato anche una piccola onda di tsunami.

Cosa successe a Stromboli nell’aprile del 2003

La forte esplosione si è verificata a quasi 20 anni esatti di distanza dall’esplosione avvenuta il 5 aprile del 2003: quel giorno, dopo più di 40 anni, l’attività eruttiva dello Stromboli sfociò in un’esplosione parossistica.

Mentre il vulcano continuava a emettere lava da una bocca situata a 550 metri, si verificò una violenta e improvvisa esplosione parossistica ai crateri centrali. I brandelli di lava e i blocchi espulsi dal vulcano ricaddero nella parte alta della montagna a quote superiori ai 400 metri. Alcuni blocchi caddero anche a quote basse, sul versante sud-occidentale, e colpirono un paio di case nella frazione di Ginostra.

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI.

Fonte foto: iStock - MarcPo

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