Formaggio richiamato per possibile presenza di Escherichia Coli: quali sono la marca e i lotti ritirati
Formaggio ritirato per rischio microbiologico dai supermercati, possibile presenza di Escherichia Coli: quali sono la marca e i lotti contaminati
Del formaggio è stato ritirato dai supermercati per la possibile presenza del batterio Escherichia Coli. A segnalarlo è stato il Caseificio sociale di Predazzo e Moena S.C.A. Il Ministero della Salute, successivamente, ha informato i consumatori in merito al richiamo di diversi lotti del prodotto. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate delle confezioni.
- Quali sono i lotti a rischio
- Cosa fare se si è acquistato il formaggio ritirato
- Che cos’è l’infezione da Escherichia coli?
Quali sono i lotti a rischio
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di formaggio prodotto da Caseificio sociale di Predazzo e Moena S.C.A, la cui sede dello stabilimento è a Predazzo, in provincia di Trento.
Secondo quando pubblicato sul sito del Ministero, in questi prodotti potrebbe esserci Escherichia Coli.
I lotti ritirati sono:
- 24213
- 24212
- 24211
- 24210
- 24205
- 24204
- 24202
- 24201
- 24199
- 24198
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- 24193
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- 24216
- 24266
- 24264
- 24260
- 24258
- 24254
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- 24250
- 24246
- 24248
- 24256
- 24263
Il marchio di identificazione è CE 42/012: tutti i formaggi sono venduti come forme intere.
Il termine minimo di conservazione è stimato in 50 giorni.
Cosa fare se si è acquistato il formaggio ritirato
Se avete acquistato una confezione dei lotti ritirati, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.
L’invito è di restituirlo nel punto vendita in è stato effettuato l’acquisto: il costo sarà rimborsato anche in assenza dello scontrino.
Che cos’è l’infezione da Escherichia coli?
Come spiegato dal sito dell’Humanitas, l’Escherichia coli (E. coli) è la specie di batterio più nota del genere Escherichia.
Costituisce parte integrante del normale microbiota intestinale dell’uomo e di altri animali a sangue caldo.
Nonostante la maggior parte dei ceppi siano innocui, alcuni causano malattie intestinali di diversa gravità (che possono manifestarsi con dolore addominale, vomito, diarrea con sangue) ed extra-intestinali, come ad esempio infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonite e meningite.
L’infezione da Escherichia coli, che può provenire da acqua o cibo contaminati – soprattutto da alimenti come frutta e verdura, spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta – può risultare molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale, la sindrome emolitico uremica.
L’Escherichia coli è sensibile al calore: la cottura dei cibi permette quindi di neutralizzarlo.
Quali sono le cause dell’infezione da Escherichia coli
L’infezione può provenire da acqua o cibo contaminati, ma anche tramite il contatto da persona a persona, soprattutto quando i soggetti infetti non si lavano correttamente le mani.
Quali sono i sintomi dell’infezione da Escherichia coli
I principali sintomi dell’infezione sono:
- diarrea, anche con sangue;
- crampi addominali;
- nausea e vomito.
Come prevenire l’infezione da Escherichia coli
Nessun farmaco è in grado di proteggere dall’infezione da Escherichia coli.
Tra i comportamenti da adottare per non incorrere nell’infezione:
- evitare cibi “a rischio”;
- lavare accuratamente gli alimenti crudi;
- lavare gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo l’uso;
- usare contenitori separati per ogni alimento;
- lavarsi bene le mani prima di cucinare.
Qui tutte le notizie sui prodotti richiamati.