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RITIRO PRODOTTI ALIMENTARI

Formaggio richiamato per possibile presenza di Escherichia Coli: quali sono la marca e i lotti ritirati

Formaggio ritirato per rischio microbiologico dai supermercati, possibile presenza di Escherichia Coli: quali sono la marca e i lotti contaminati

Pubblicato:

Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Del formaggio è stato ritirato dai supermercati per la possibile presenza del batterio Escherichia Coli. A segnalarlo è stato il Caseificio sociale di Predazzo e Moena S.C.A. Il Ministero della Salute, successivamente, ha informato i consumatori in merito al richiamo di diversi lotti del prodotto. Ecco cosa fare nel caso in cui si siano acquistate delle confezioni.

Quali sono i lotti a rischio

Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo di un lotto di formaggio prodotto da Caseificio sociale di Predazzo e Moena S.C.A, la cui sede dello stabilimento è a Predazzo, in provincia di Trento.

Secondo quando pubblicato sul sito del Ministero, in questi prodotti potrebbe esserci Escherichia Coli.

Alcuni dei formaggi ritirati

I lotti ritirati sono:

  • 24213
  • 24212
  • 24211
  • 24210
  • 24205
  • 24204
  • 24202
  • 24201
  • 24199
  • 24198
  • 24197
  • 24194
  • 24193
  • 24192
  • 24191
  • 24189
  • 24188
  • 24186
  • 24185
  • 24183
  • 24244
  • 24243
  • 24241
  • 24238
  • 24236
  • 24235
  • 24234
  • 24231
  • 24229
  • 24228
  • 24227
  • 24225
  • 24224
  • 24223
  • 24221
  • 24219
  • 24218
  • 24217
  • 24216
  • 24266
  • 24264
  • 24260
  • 24258
  • 24254
  • 24252
  • 24250
  • 24246
  • 24248
  • 24256
  • 24263

Il marchio di identificazione è CE 42/012: tutti i formaggi sono venduti come forme intere.

Il termine minimo di conservazione è stimato in 50 giorni.

Cosa fare se si è acquistato il formaggio ritirato

Se avete acquistato una confezione dei lotti ritirati, la raccomandazione delle autorità sanitarie è di non consumarne il contenuto.

L’invito è di restituirlo nel punto vendita in è stato effettuato l’acquisto: il costo sarà rimborsato anche in assenza dello scontrino.

Che cos’è l’infezione da Escherichia coli?

Come spiegato dal sito dell’Humanitas, l’Escherichia coli (E. coli) è la specie di batterio più nota del genere Escherichia.

Costituisce parte integrante del normale microbiota intestinale dell’uomo e di altri animali a sangue caldo.

Nonostante la maggior parte dei ceppi siano innocui, alcuni causano malattie intestinali di diversa gravità (che possono manifestarsi con dolore addominale, vomito, diarrea con sangue) ed extra-intestinali, come ad esempio infezioni del tratto urinario, peritonite, setticemia, polmonitemeningite.

L’infezione da Escherichia coli, che può provenire da acqua o cibo contaminati – soprattutto da alimenti come frutta e verdura, spesso consumati crudi, ma anche da latte non pastorizzato e carne non cotta – può risultare molto pericolosa soprattutto per i bambini piccoli e anziani, che possono sviluppare una forma di insufficienza renale, la sindrome emolitico uremica.

L’Escherichia coli è sensibile al calore: la cottura dei cibi permette quindi di neutralizzarlo.

Quali sono le cause dell’infezione da Escherichia coli

L’infezione può provenire da acqua o cibo contaminati, ma anche tramite il contatto da persona a persona, soprattutto quando i soggetti infetti non si lavano correttamente le mani.

Quali sono i sintomi dell’infezione da Escherichia coli

I principali sintomi dell’infezione sono:

  • diarrea, anche con sangue;
  • crampi addominali;
  • nausea e vomito.

Come prevenire l’infezione da Escherichia coli

Nessun farmaco è in grado di proteggere dall’infezione da Escherichia coli.

Tra i comportamenti da adottare per non incorrere nell’infezione:

  • evitare cibi “a rischio”;
  • lavare accuratamente gli alimenti crudi;
  • lavare gli utensili da cucina con acqua calda e sapone prima e dopo l’uso;
  • usare contenitori separati per ogni alimento;
  • lavarsi bene le mani prima di cucinare.

Qui tutte le notizie sui prodotti richiamati.

Fonte foto: 123RF

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