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CRONACA NERA

Firenze, detenuti rinchiudono agente della polizia penitenziaria in cella e minacciano di ucciderlo

Nel carcere fiorentino di Sollicciano tre detenuti hanno rapito una guardia carceraria per tutta la notte

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

Violenza in carcere. Tre detenuti dell’istituto penitenziario di Sollicciano, quartiere periferico di Firenze, hanno sequestrato un agente della polizia penitenziaria, chiudendolo in una cella e minacciandolo di ucciderlo. L’intervento dei colleghi della vittima ha calmato la situazione dopo una lunga trattativa con i rapitori.

Il rapimento del sovrintendente

Nella tarda serata di ieri sabato 27 maggio, tre detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano hanno sequestrato un sovrintendente della polizia penitenziaria dell’istituto carcerario.

Uno di loro avrebbe finto un malore, attirando l’attenzione dell’agente e facendo aprire la cella, chiedendo di essere trasportato in infermeria.

Sollicciano, il quartiere periferico di Firenze dove si trova il carcere in cui è avvenuto il rapimento

Si trattava però di una trappola. Una volta aperta la porta della cella infatti, i tre avrebbero trascinato dentro il sovrintendente rinchiudendolo con loro, per poi minacciarlo di morte.

La trattativa e il rilascio

Nella struttura è immediatamente scattato l’allarme generale, che ha allertato gli agenti della polizia penitenziaria che avevano appena cominciato il turno di notte. I colleghi della vittima del rapimento sono quindi accorsi all’entrata della cella ormai chiusa.

È cominciata così una trattativa delicata, anche perché almeno due dei tre detenuti autori del rapimento sarebbero stato già noti al personale del carcere per comportamenti violenti e imprevedibili.

Detenuti e agenti hanno trattato quasi fino all’alba, quando i tre sono stati convinti a rilasciare il loro prigioniero, fortunatamente indenne. Il caos non si è quindi esteso ad altri detenuti.

La denuncia dei sindacati

I sindacati di polizia penitenziaria sono stati i primi a denunciare l’episodio, attraverso la voce del segretario dell’Uilpa di Firenze Antonio Mautone: “Siamo preoccupati dal clima di violenza che si respira dentro la struttura” ha dichiarato.

Il sindacalista ha poi dettagliato la situazione dell’istituto penitenziario: “A Sollicciano registriamo casi di violenza da parte dei detenuti nei confronti del personale della polizia penitenziaria ormai quasi quotidianamente”.

Polemiche anche nei confronti delle istituzioni: “Ci dispiace inoltre evidenziare come autorità ecclesiastiche e istituzionali non abbiano voluto incontrare le organizzazioni sindacali“.

Il carcere di Sollicciano era stato visitato solo pochi giorni fa da una delegazione del Consiglio superiore della magistratura e dal presidente della Conferenza episcopale italiana

Fonte foto: ANSA

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