Fermate due persone a Firenze per la morte del commerciante 72enne trovato in casa con le mani legate
Sono due fratelli le persone fermate dalla polizia per la morte del commerciante ambulante di Firenze trovato senza vita in casa dal fratello
Sono state fermate due persone per la morte di Safaei Chakar Kiomars, il commerciante 72enne ritrovato morto in casa a Firenze lo scorso 30 novembre. La svolta nelle indagini c’è stata oggi, domenica 3 dicembre, quando la Procura della Repubblica ha disposto il fermo di indiziato di delitto per due fratelli stranieri per l’omicidio dell’uomo. Il commerciante, iraniano in Italia da decenni, è stato trovato senza vita in casa sua con le mani legate e un sacchetto sulla testa.
- Il fermo disposto dalla procura
- Il giallo sulla morte del commerciante di Firenze
- La ricostruzione dell'omicidio
Il fermo disposto dalla procura
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa ‘AdnKronos‘, le due persone sottoposte a fermo d’indiziato di delitto dalla polizia (su disposizione del pm Sandro Cutrignelli) per la morte del 72enne sarebbero un dipendente e un ex dipendente della vittima che era un venditore ambulante di souvenir al mercato del Porcellino, nel centro storico di Firenze.
L’ipotesi su cui si starebbero concentrando le indagini sarebbe quella di una rapina finita male. I responsabili, infatti, avrebbero legato l’uomo per poi frugare nelle stanze del suo appartamento nel quartiere di Novoli.
Safaei Chakar Kiomars, infatti, è stato trovato morto nella tarda mattinata di giovedì 30 novembre. A fare la macabra scoperta sarebbe stato uno dei fratelli della vittima.
Il giallo sulla morte del commerciante di Firenze
Al momento del ritrovamento, il 72enne era riverso per terra con le mani legate dietro la schiena e un sacchetto in testa.
Era ormai morto quando il fratello sarebbe entrato nella casa in cui il commerciante viveva da solo. Alcuni elementi hanno fatto apparire il caso, subito apparso come un omicidio, un vero e proprio giallo.
Al momento del ritrovamento del corpo, infatti, la porta dell’appartamento era aperta e non forzata. Un dettaglio che ha fatto pensare che la vittima conoscesse gli aggressori e li avesse fatti entrare in casa.
La ricostruzione dell’omicidio
Sempre secondo ricostruito dall’agenzia di stampa ‘AdnKronos‘, sembra che l’omicidio si sia consumato nella serata di venerdì 29 novembre. Probabilmente erano da poco passate le 20 quando il 72enne era rientrato a casa dopo aver chiuso il suo banco dove vendeva souvenir alla Loggia del Porcellino.
È possibile, quindi, che l’uomo abbia trovato qualcuno ad aspettarlo che lo avrebbe immobilizzato, picchiato e tentato una rapina finita male.
Il 72enne è stato ritrovato senza vita il giorno seguente. Non avendo aperto il suo banco al mercato, infatti, il fratello si è insospettito ed è corso a casa del commerciante per controllare. Una volta lì, però, c’è stata la macabra scoperta.