Femminicidio a Miglianico, uccide la compagna e si toglie la vita nel carcere di Lanciano
L'uomo aveva ucciso la compagna e si era costituito ai carabinieri. Dopo la convalida dell'arresto, si è suicidato in carcere
Femminicidio-suicidio in Abruzzo: un uomo di 39 anni, originario di Matera, ha ucciso lunedì scorso la compagna 41 a Miglianico, in provincia di Chieti. Nelle scorse ore, Giovanni Carbone – questo è il nome del 39enne – si è poi tolto la vita in carcere. Lo riporta l’Ansa, citando fonti sanitarie e carcerarie.
- Femminicidio nel Chietino, uomo uccide la compagna e si costituisce ai carabinieri
- Cosa è emerso durante l'interrogatorio
- L'uomo è l'83esima vittima di suicidio in carcere del 2022
Femminicidio nel Chietino, uomo uccide la compagna e si costituisce ai carabinieri
Carbone ha ucciso la compagna Eliana Maiori Caratella sparandole un colpo di pistola alla testa, per poi consegnarsi ai carabinieri, nel comune di Miglianico, nel Chietino. L’arresto è stato convalidato il 22 dicembre, e poche ore dopo l’uomo si è tolto la vita in carcere, impiccandosi.
Cosa è emerso durante l’interrogatorio
Durante l’interrogatorio durante l’udienza di convalida, Carbone ha spiegato di aver ucciso la compagna “per porre fine alle loro sofferenze”, riporta l’Ansa, e che successivamente non avrebbe trovato il coraggio di spararsi.
Stando a quanto si apprende, le sofferenze menzionate da Carbone sarebbero riconducibili alla ostilità da parte del marito della vittima, da cui la donna si stava separando, e dal fratello e dalla sorella di Caratella che rifiutavano categoricamente la scelta della separazione.
Tale ostilità, presente fin dall’inizio della relazione, sarebbe anche sfociata in diverse reciproche querele. Spinto quindi dall’ennesima crisi, avvenuta in seguito alle tensioni con i figli della compagna, Carbone avrebbe preso la decisione di uccidere la donna e di suicidarsi, senza però trovare il coraggio di farlo subito dopo averle tolto la vita.
L’uomo è l’83esima vittima di suicidio in carcere del 2022
Carbone, che già durante i colloqui col suo avvocato aveva manifestato l’intenzione di uccidersi, era sotto stretta sorveglianza nel carcere di Lanciano ma è riuscito comunque ad impiccarsi, divenendo l’83esima vittima di suicidio in una struttura carceraria dall’inizio dell’anno.
Nelle prossime ore è prevista l’autopsia sul corpo della vittima, che verrà effettuata a Fermo in una struttura attrezzata per esami su soggetti positivi al virus Sars-CoV-2.
Un caso simile di femminicidio-suicidio si è verificato qualche giorno fa in Sicilia, a Villabate, in provincia di Palermo. In quel caso, l’uomo aveva anticipato le proprie intenzioni con un messaggio su Facebook ma per lui e la compagna non c’è stato nulla da fare.