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CRONACA ESTERA

Fbi lancia l'allarme attentato in Usa come quello a Mosca dell'Isis-k, la richiesta del capo Wray al Congresso

Il capo dell'Fbi Wray lancia l'allarme su possibili attacchi coordinati in stile Isis-k negli Usa e chiede più fondi per il Bureau

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Fbi in allerta negli Usa per possibili attentati in stile Mosca. L’azione dell’Isis-k, infatti, fa temere il peggio al capo Christopher Wray che in una audizione al Congresso americano ha chiesto nuovi interventi importanti sul budget per il Bureau.

Pericolo attentato negli Usa

Dopo le immagini arrivate dal Crocus City hall di Mosca lo scorso 22 marzo, si è innalzato il livello di allerta negli Stati Uniti per possibili attentati. A 23 anni dall’attentato alle Torri Gemelle, l’Fbi vuole mantenere alta l’attenzione, per non ricadere nell’incubo terrorismo.

Così il capo della Federal Bureau of Investigation ha deciso di lanciare un monito al Congresso, con l’obiettivo di non sottovalutare quanto successo a Mosca.

Wray, in audizione, ha infatti ricordato come mai nella sua carriera ha avvertito così tante minacce alla sicurezza pubblica e a quella nazionale, con fuochi incrociati che possono manifestarsi nello stesso momento.

La preoccupazione, infatti, è quella che “individui o piccoli gruppi traessero un’ispirazione distorta dagli eventi in Medio Oriente per effettuare attacchi qui in patria”, ma Wray ha anche sottolineato che l’attenzione è anche rivolta al “potenziale attacco coordinato simile a quello dell’Isis-k”.

La richiesta dell’Fbi al Congresso

Il messaggio che Christopher Wray ha voluto far passare al Congresso è stato quindi chiaro: non bisogna abbassare i livelli di attenzione.

Christopher Wray, capo dell’Fbi

Motivo per il quale il capo del Bureau ha sottolineato più e più volte la necessità di avere più fondi per l’Fbi e non ricevere, invece, i tagli previsti e paventati negli ultimi giorni.

Wray, infatti, ha chiesto che i 500 milioni assenti in bilancio siano distribuiti nuovamente all’agenzia governativa per continuare a mettere in campo il lavoro che contraddistingue l’Fbi.

Le polemiche sulla sorveglianza

Il taglio ai fondi all’Fbi arriva nel contesto di una sempre più sentita polemica a Wray e ai suoi uomini, soprattutto sullo “strumento indispensabile contro i nostri avversari” come la sezione 702 del Foreign Intelligence Surveillance Act (Fisa). Una legge controversa, che consente la sorveglianza senza mandato di persone all’interno e all’esterno degli Stati Uniti per proteggere la sicurezza nazionale.

Un provvedimento che si ritiene abbia consentito di prevenire attacchi terroristici in Usa ma accusato di essere stato usato impropriamente per spiare cittadini americani, ad esempio contro i manifestanti Black Lives Matter nelle proteste del 2020 e contro gli assalitori di Capitol Hill l’anno dopo.

Fonte foto: iStock

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