Fase 2, è sempre multa pazza: pioggia di sanzioni "strane"
Anche dopo la fine del lockdown non si contano le multe per i motivi più futili o giudicate ingiuste da chi le riceve
Dal lockdown alla fase 2 c’è qualcosa che non è cambiato. Sono sempre tante le segnalazioni, le proteste e le contestazioni alle multe che le forze dell’ordine elevano per quelle che vengono sanzionate come vere e proprie infrazioni del Dpcm sulla lotto al coronavirus. A volte però l’inflessibilità di agenti e militari può sembrare, agli occhi dei cittadini, eccessiva. I casi non si contano dal fumatore senza mascherina agli abbracci incauti.
Multato perché fumava. Un recente articolo de La Stampa ha provato a raggruppare alcuni di questi episodi di multe border line che hanno sollevato l’ira della gente. A Cernusco sul Naviglio, ad esempio, un uomo è stato sanzionato dalla Polizia perché, si legge nel verbale, non indossava la mascherina. Piccolo particolare, come sottolineato dalla stessa persona, stava” semplicemente fumando e quindi aveva abbassato la mascherina. Mi spiegate voi come posso tenere in bocca un sigaretta se indosso la mascherina?” ha chiesto l’uomo agli agenti che per tutta risposta gli hanno ricordato che in Lombardia c’è l’obbligo di indossare la mascherina. Quindi multa da 400 euro. Anche se il tizio ha preannunciato che farà opposizione.
Abbraccio “fatale” a Pavia. Proprio lo scorso week end mentre nel resto d’Italia impazzava la movida selvaggia, tra richiami istituzionali e polemiche, una coppia di fidanzati a Pavia è stata multata per un fugace abbraccio che aveva violato il distanziamento sociale.
Pranzo “fuori dal Comune”. E se un anziano di Ospitaletto, in provincia di Brescia, è stato sorpreso dai carabinieri mentre riposava su una panchina di fronte a un supermercato e multato per questo. C’è chi, in precarie condizioni economiche ha accettato di buon grado l’invito dei genitori ad andare a pranzo da loro. Peccato che un povero barista di Bagnolo Cremasco (Cremona) messo a dura prova dal lockdown, sia stato multato perché i genitori abitavano sì vicino casa sua ma in un altro comune, poco dopo il confine comunale.
Non si contano davvero le multe strane che le cronache hanno regalato in regime di lockdown tanto che la BBC ebbe a criticare l’Italia per la sua intransigenza nell’elargire sanzioni, giudicata eccessiva. Flavia Perina, ex direttrice del Secolo d’Italia (nonché ex parlamentare di Futuro e Libertà) ha dedicato una pagina Facebook a raccogliere questi episodi di eccessiva applicazione del Dpcm.
Ha fatto eco la coppia di genitori di Grosseto multata dalla Polizia Stradale con la colpa di aver portato la figlia, reduce da un trapianto di midollo, a un controllo medico all’Ospedale di Pisa. Per fortuna la sanzione è stata poi annullata con tanto di scuse. Sempre in Toscana, Federica Torti, presentatrice tv, fu multata per essere andata a fare la spesa in tenuta da jogging (vigeva ai tempi il divieto di fare attività motoria) ma lei disse: «Adesso non si è liberi neanche di indossare le sneakers. Stavo andando al supermercato più vicino e avevo lo zaino per la spesa».
Curioso quello che è successo alla dottoressa Anna D’Angelillo, medico in formazione specialistica presso il reparto di malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma che è stata dapprima aiutata a far ripartire la sua auto dalla Guardia di Finanza ma pochi istanti e poche centinaia di metri dopo è stata multata dalla Polizia per aver violato il lockdown-