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Fase 2: cosa si può fare dal 4 maggio, regione per regione

Le regioni d'Italia hanno fornito indicazione specifiche sui comportamenti consentiti nel loro territorio nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Lunedì 4 maggio prende ufficialmente il via la tanto attesa Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia. Il governo ha deciso di far chiarezza su cosa è possibile e cosa non è possibile fare a partire da lunedì, attraverso alcune Faq pubblicate sul sito internet di Palazzo Chigi. Ciò nonostante, però, sono ancora tanti i dubbi degli italiani, anche alla luce del fatto che le diverse regioni italiane hanno deciso di adottare alcune ordinanze specifiche. ‘Ansa’ ha provato a far chiarezza sui diversi provvedimenti adottati nel Paese.

Fase 2 coronavirus in Lombardia

Anche con la riapertura parziale della città da lunedì, a Milano le zone a traffico limitato, Area B e Area C, resteranno sospese. Lo ha stabilito il sindaco, Giuseppe Sala, con un’ordinanza che è stata firmata venerdì e che prevede di prolungare la sospensione delle due Ztl, quella del centro città, Area C, e quella che coinvolge quasi tutta Milano, Area B, fino al 31 maggio.

Il provvedimento del Comune riguarda anche la sosta, che resta “libera e gratuita” fino al 31 maggio, “negli spazi di sosta riservati ai residenti, le cosiddette strisce gialle, e negli spazi di sosta a pagamento, le strisce blu, su tutto il territorio cittadino”.

Fase 2 coronavirus nel Lazio

Su ‘Facebook’, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha dichiarato: “Ci stiamo preparando ad aprire in sicurezza ville storiche, parchi e giardini pubblici di Roma, che da lunedì torneranno a essere accessibili anche se con le dovute cautele e limitazioni”.

La prima cittadina ha spiegato che la prima cautela, “la più importante per evitare nuovi contagi, è il divieto di assembramento. Sarà comunque possibile passeggiare e fare attività fisica individuale nel rispetto delle distanze dalle altre persone”.

La Fase 2 di Roma prevede bus e metro attivi fino alle 23.30, esercizi commerciali aperti fino alle 21.30 ma take away e delivery consentiti anche oltre, ora di punta spalmata dalle 8.30 alle 11.30 e l’80% dei dipendenti capitolini in smart working. Stazioni, bar e locali saranno sorvegliati speciali con droni a sorvolare i parchi, che iniziano a riaprire i cancelli, prime fra tutte Villa Borghese e Villa Pamphilj.

Fase 2 coronavirus in Piemonte

Il governatore del Piemonte Alberto Cirio ha annunciato un ‘Bonus Piemonte’ per la Fase 2 dell’emergenza coronavirus. La misura prevede un contributo a fondo perduto per aiutare le aziende a riaprire. Il bonus vale 2.500 per ristoranti, gelaterie, catering, bar (10.032), estetiste e parrucchieri, sale da ballo e discoteche. Per la ristorazione senza somministrazione, ossia gastronomie, piadinerie e pizza al taglio, e per le spa, il bonus è di 2.000 euro. L’intervento vale 88 milioni di euro complessivi e prevede l’accredito della somma direttamente sul conto corrente delle aziende.

Fase 2 coronavirus in Veneto

Il presidente del Veneto Luca Zaia, nel suo punto stampa sull’emergenza coronavirus, ha dichiarato: “Quando dico che il Veneto è pronto a riaprire, fatto salvo il parere della Comunità scientifica, voglio dire che se il Comitato vuole tentare un’apertura, oggi, domani noi ci siamo. Il che non vuol dire che sto promuovendo cose che non si possono fare, ma semplicemente che la rete sanitaria veneta è pronta ad affrontare tutto”.

Dal 4 maggio in Veneto sarà consentito l’allenamento individuale negli impianti sportivi, a porte chiuse, per gli atleti professionisti e anche non professionisti, mantenendo il distanziamento di 2 metri tra loro ed evitando assembramenti. La previsione riguarda anche il calcio e le piscine. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Luca Zaia. “Se Federica Pellegrini deve allenarsi, per fare un esempio, potrà farlo”, ha detto Zaia.

Fase 2 coronavirus in Toscana

La fase 2 dell’emergenza coronavirus a Firenze prevede parchi, fra cui quello delle Cascine e l’Anconella, e cimiteri riaperti, supporto alle famiglie con bambini nelle aree verdi, guanti obbligatori su bus e tram.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha spiegato: “Il 4 maggio aprono parchi e giardini: non tutti, una prima parte. Il 4 aprono anche i cimiteri. Il 6 maggio invece partiamo con gli orti urbani e con le attività di assistenza alle famiglie con bambini nei giardini e nei parchi. Poi la settimana successiva, sulla base delle risultanze del monitoraggio, prevederemo l’apertura anche di ulteriori parchi e spazi verdi”.

Oltre al rispetto delle distanze di sicurezza, l’obbligo dell’uso di guanti protettivi è previsto “sui bus, sul tram, negli orti urbani, e nei cimiteri, mentre nei parchi e nei giardini è fortemente raccomandato. Chi esce di casa è bene che si porti la mascherina, anche se pensa di uscire da solo”.

Fase 2 coronavirus in Campania

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha dichiarato all”Ansa’: “Nell’avvicinarsi a questa fase 2, se si innestano il caos istituzionale voluto e la frenesia popolare anche giusta dopo due mesi, c’è il rischio che la situazione diventi incontrollabile non solo qui a Napoli, ma in tutta Italia”.

La fase 2 dell’emergenza coronavirus in Campania prevede l’ok al cibo d’asporto, niente fasce orarie per passeggiare e sì alla possibilità di correre. La decisione della Regione è arrivata dopo un “incontro di merito con la task force e i rappresentanti delle Camere di Commercio della Campania”.

In una nota si legge: “”Si è decisa la riapertura all’attività dell’asporto sulla base di queste norme. Il servizio viene svolto sulla base di prenotazioni telefoniche o online; il banco vendita sarò posto all’ingresso dell’esercizio commerciale; i gestori sono responsabili del distanziamento sociale e anche di quello di eventuali riders per il delivery; è assolutamente obbligatorio l’uso da parte del personale di mascherine e guanti; il mancato rispetto delle norme comporterà la chiusura per una settimana del locale”.

E ancora: “Si è deciso inoltre di eliminare le fasce orarie in cui era consentita l’uscita dei cittadini. Rimane in vigore la fascia oraria tra le 6 e le 8,30 del mattino che viene riservata a quanti intendono svolgere attività sportiva anche con corsa veloce e senza mascherina (jogging), rispettando comunque il distanziamento sociale”.

Fase 2 emergenza coronavirus in Calabria

Il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ha impugnato, a quanto appreso da ‘Ansa’, l’ordinanza della Regione Calabria del 29 aprile che prevede l’apertura di bar e ristoranti. Gli atti sono stati trasmessi come da prassi all’Avvocatura generale dello Stato.

Fase 2 emergenza coronavirus: le altre regioni

In Friuli Venezia Giulia è allo studio la possibilità di riprendere le visite agli anziani nelle case di riposo.

In Emilia Romagna, dal 4 maggio, scatta l’obbligo della mascherina (sia nei locali pubblici, sia all’aperto) e rimane il divieto di accesso alle spiagge anche per chi abita al mare. Via libera invece alle biblioteche per il prestito dei libri, anche se alcuni Comuni, a cominciare da Bologna, le terranno chiuse. Ok anche all’accesso alle seconde case, purché nell’ambito della stessa provincia, da soli e in giornata.

In Puglia è scattato il via libera alla pesca amatoriale e alla riapertura degli esercizi di toelettatura degli animali. Sarà inoltre possibile raggiungere le seconde case, ma solo per fare manutenzione, così come saranno autorizzati gli spostamenti nella regione per la riparazione delle imbarcazioni da diporto.

In Sicilia c’è l’ok al ritorno nelle seconde case, a condizione che non si faccia da spola con quella di residenza. Le società sportive sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione. Vige il divieto di accesso all’isola almeno fino al 17 maggio.

Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha dato il via libera alle messe e agli allenamenti individuali dei calciatori, purché svolti a porte chiuse in centri all’aria aperta. Dall’11 maggio, poi, potranno riaprire anche parrucchieri e negozi di abbigliamento.

Abruzzo, Molise e Umbria seguiranno sostanzialmente le indicazioni del Dpcm, così come la Basilicata, che però ha disposto l’isolamento domiciliare e il tampone obbligatorio per chi torna da fuori.

 

Fonte foto: Ansa
Coronavirus, il grafico della Protezione civile del 2 maggio

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