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Fano, 14enne morto a scuola per un problema al cuore: aspettava il trapianto da 2 anni, il racconto del padre

Il 14enne morto a scuola a Fano era in lista d'attesa per un trapianto di cuore al Sant'Orsola di Bologna, per una patologia congenita

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

Da tre anni sapeva di avere una malattia cardiaca congenita e da oltre due anni era in lista d’attesa per un trapianto di cuore. I genitori di Tommaso Bisciari, il 14enne morto per un malore improvviso a scuola a Fano, nelle Marche, erano a conoscenza della patologia di cui era affetto il figlio, ma non potevano far altro che aspettare la chiamata dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che non è mai arrivata.

La lista d’attesa

“Avevano detto di tenerci sempre pronti per partire verso l’ospedale di Bologna perché il nuovo cuore per Tommaso poteva arrivare in qualsiasi momento” ha spiegato al Resto del Carlino il padre, Luca Bisciari, collaboratore scolastico del liceo scientifico Marconi di Pesaro.

Spesso al cambio dell’ora, la mamma del 14enne, Laura Pierangeli, dipendente comunale, si scriveva spesso via messaggi con il figlio, che aveva sentito poco prima del malore fatale.

Il comune di Fano dove è avvenuta la tragedia

“A scuola erano a conoscenza del problema. Tommaso non poteva fare sport, non faceva educazione fisica”, ha detto ancora il padre.

Il malore a scuola a Fano

Il 14enne è morto a Fano dopo essersi sentito male nei corridori della scuola che frequentava al suo primo anno. Tommaso Bisciari è crollato al suolo tornando dal bagno all’istituto tecnico Olivetti, poco prima delle 9 della mattina di martedì 24 settembre.

Nonostante i tentativi dei docenti che per primi hanno soccorso il ragazzo, il suo cuore si è fermato e neanche i massaggi cardiaci né l’uso del defibrillatore da parte del personale del 118 intervenuto sul posto sono stati sufficienti per salvargli la vita.

La patologia congenita

Non sapevamo quando ci avrebbero chiamato, il momento arriva in base alla disponibilità e alla compatibilità del donatore” ha spiegato il papà Luca Bisciari, parlando della lista d’attesa per il trapianto nella quale il figlio era iscritto dal 2021.

“Ci siamo accorti che qualcosa non andava tre anni fa quando abbiamo notato che nostro figlio, quando andava in bici, aveva molto affanno, era molto affaticato – ha raccontato il 57enne -. Abbiamo fatto dei controlli medici e abbiamo scoperto che Tommaso aveva una patologia congenita, le cellule del suo cuore erano più rigide del normale e per questo non pompava bene il sangue, e ci eravamo rivolti al Sant’Orsola”.

Fonte foto: ANSA

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