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Facebook censura il video di Alessio Di Giulio contro una donna rom: "Vota Lega per non vederla mai più"

Alessio Di Giulio, consigliere della Lega a Firenze, accusato di razzismo: Facebook rimuove il video contro la donna rom, è polemica sui social

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Simone Vazzana

GIORNALISTA

Giornalista professionista, è caporedattore di Virgilio Notizie. Ha lavorato per importanti testate e tv nazionali. Scrive di attualità, soprattutto di Politica, Esteri, Economia e Cronaca. Si occupa anche di data journalism e fact-checking.

Accusato di razzismo. Alessio Di Giulio, consigliere della Lega di Matteo Salvini a Firenze, è stato criticato sui social per aver condiviso un video in cui, nel capoluogo toscano, inquadra una donna rom, invitando gli elettori a votare per il suo partito al fine di “non vederla mai più“. Facebook ha rimosso il video, che però è diventato virale attraverso la ricondivisione di altri utenti. Di Giulio ha replicato alla censura del social.

Il video

Il video di Alessio Di Giulio, pubblicato su Facebook e rimosso dalla piattaforma social, è stato condiviso su Twitter da altri utenti, come ad esempio Selvaggia Lucarelli.

Si sente il capogruppo della Lega a Firenze dire: “25 settembre vota Lega per non vederla mai più… per non vederla mai più…“, riferendosi a una donna rom.

Lo screenshot del video di Alessio Di Giulio, dal profilo Twitter di Selvaggia Lucarelli

Quest’ultima, che in un primo momento sorride e saluta vedendosi inquadrata – e riconoscibilissima -, si difende dicendo: “No, non dire così…“.

Quindi Di Giulio: “Sì! 25 settembre vota Lega, in maniera che lei, a Firenze, non ci sia più“.

La replica dopo la censura

Facebook ha censurato il video pubblicato nella giornata di domenica 4 settembre e la replica di Alessio Di Giulio non si è fatta attendere: “Facebook ha censurato il video sorridente che ho postato ieri, dove mi auguravo di non vedere più l’accattonaggio a Firenze visto che la signora in questione ci ha seguito da piazza Signoria a metà via Calzaiuoli, chiedendoci soldi in maniera insistente dopo che io e la mia ragazza avevamo fatto un aperitivo in piazza“.

“Stamani – ha aggiunto nel post pubblicato lunedì 5 settembre – vedo che c’è stata qualche reazione qua e là, strano. Non so perché ma non riesco a vedere, da parte di qualche influencer della domenica, nessun video che denunci il tema dell’accattonaggio molesto nelle grandi città della Toscana. Potremmo parlare anche dei campi rom abusivi e delle persone obbligate a chiedere soldi ai semafori o per strada, ma dubito che qualche sinistro intellettuale voglia entrare nel merito”:

E ancora: “Ricordo che l’accattonaggio molesto è un reato, il quale punisce – con la pena dell’arresto da tre a sei mesi e con l’ammenda da euro 3.000 a euro 6.000 – ‘chiunque esercita l’accattonaggio con modalità vessatorie o simulando deformità o malattie o attraverso il ricorso a mezzi fraudolenti per destare l’altrui pietà’. Chi la vuole buttare sul razzismo vuol dire che non mi conosce, vi mando un grande bacio e vado a lavorare visto che io pago le bollette e non me le paga il Comune come al campo rom“.

Chi è Alessio Di Giulio

Alessio Di Giulio è il consigliere di quartiere a Firenze, in quota Lega (per la precisione, capogruppo Q3).

Dal suo curriculum, caricato dal Comune di Firenze, si evince che è nato il 21 giugno 1981 nel capoluogo toscano.

Il titolo di studio è di ‘Media Superiore’, ha lavorato come “dipendente autista di linea, procacciatore assicurativo e direttore di un locale“.

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Fonte foto: Twitter

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