Estetista in nero a Lecce col Reddito di cittadinanza scoperta dalla Gdf: oltre 25 mila euro non dichiarati
La Guardia di Finanza ha scovato un'estetista in nero a Lecce. Oltre a non dichiarare 25mila euro di guadagni, percepiva il RdC in maniera illecita
I finanzieri della Compagnia di Otranto, in provincia di Lecce, hanno scoperto un’estetista in nero, che esercitava abusivamente la sua attività lavorativa all’interno di un’abitazione privata. Durante le indagini è emerso che, oltre a svolgere abusivamente la professione, aveva percepito il Reddito di Cittadinanza.
Estetista in nero
La Guardia di Finanza della Compagnia di Otranto ha individuato una lavoratrice in nero. Questa svolgeva l’attività di estetista in una abitazione privata. Tutto il lavoro era da intendersi “in nero”, senza contratto ed emissioni di scontrini.
Nel corso dell’attività di investigazione, i militari hanno sequestrato l’attrezzatura per lo svolgimento dell’attività e hanno acquisito la documentazione extra-contabile. Questa è stata quantificata in oltre 25mila euro di ricavi non dichiarati e non tassati.
Truffa sul Reddito di Cittadinanza
La donna, disoccupata per lo Stato, era una percettrice del Reddito di Cittadinanza (tanto discusso tra i politici che ancora attaccano Giuseppe Conte). L’estetista abusiva da tempo percepiva lo strumento di sostegno alla povertà e fino al momento della scoperta dell’attività illecita aveva percepito un importo complessivo pari a circa 11mila euro.
È stata quindi disposta la revoca del beneficio ed è partita una segnalazione alla Direzione Provinciale dell’INPS. La donna potrebbe essere costretta a risarcire quanto preso nel corso dei mesi.
Altre indagini della GdF
I militari delle Fiamme Gialle nell’ultimo mese hanno individuato altri casi di percezione illecita del Reddito di Cittadinanza (come nel caso della maxi truffa di Torino). Nel Comune di Melendugno sono stati individuati un cittadino italiano e 4 lavoratori in nero impegnati nei settori della ristorazione, edilizia e meccanica.
Dei 4 soggetti: due datori di lavoro sono stati segnalati all’Ispettorato Territoriale del Lavoro e sarà loro sospesa l’attività imprenditoriale; e per i due percettori il reddito di cittadinanza sono state invece attivate le procedure per la revoca del beneficio, attraverso la segnalazione alla Direzione Provinciale Inps.