Truffa reddito di cittadinanza a Torino milionaria: percepito da 131 stranieri, alcuni già espulsi dall'Italia
131 cittadini di origine straniera hanno percepito illegalmente il reddito di cittadinanza per quasi 2 milioni di euro. La truffa a Torino
Dichiarazioni false presentate all’INPS per rendersi beneficiari del reddito di cittadinanza, percezioni protrattesi fino a 37 mesi e un danno alle casse dello Stato fino a 32 mila euro: questi i numeri della truffa perpetrata da parte di 131 cittadini stranieri che ora sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino grazie a una considerevole operazione da parte della Guardia di Finanza.
- Furbetti del reddito di cittadinanza a Torino, i fatti
- L'operazione della Guardia di Finanza
- La denuncia
Furbetti del reddito di cittadinanza a Torino, i fatti
Martedì 7 novembre si è conclusa l’indagine ‘OPCODE’ da parte della Guardia Di Finanza di Torino che ha portato allo smascheramento di 131 cittadini di origine straniera, tutti percettori del reddito di cittadinanza in forma indebita.
La truffa ai danni dello Stato ammonta a 1,7 milioni di euro, tutti percepiti da persone provenienti provenienti ora dall’Asia, ora dall’Africa, ora dall’America Latina e – in un solo caso – dalla Svizzera.
La Guardia di Finanza di Torino ha denunciato per truffa 131 cittadini stranieri: percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza
In un caso il percettore non avente diritto ha beneficiato del reddito di cittadinanza per 37 mensilità per un totale di 17.800 euro.
In un altro, un altro percettore indebito ha usufruito di 30 mensilità incassando un totale di 32 mila euro.
Tra i 131 denunciati presso la Procura della Repubblica di Torino, alcuni erano già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio.
Nel peggiore dei casi, altri erano già destinatari di provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale.
L’operazione della Guardia di Finanza
Le Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, grazie alla consultazione delle banche dati a disposizione del Corpo, hanno rilevato operazioni sospette presso i circuiti dell’INPS.
Il sospetto è arrivato nella comparazione tra le richieste di residenza presso il Comune di Torino e le dichiarazioni presentate per beneficiare del reddito di cittadinanza.
La Guardia di Finanza ha notato che le dichiarazioni corrispondenti alle richieste sospette erano mendaci e false: i percettori indebiti, infatti, avevano dichiarato di essere residenti in Italia da almeno dieci anni.
Nel corso dell’operazione, dunque, gli investigatori hanno subito provveduto alla segnalazione presso l’Istituto per far sì che si interrompessero i pagamenti.
Ancora, le Fiamme Gialle hanno interpellato la Procura Generale della Corte dei Conti per il Piemonte.
La vicenda ha un precedente a Milano: nel settembre 2023 si sono concluse le indagini contro 600 extracomunitari percettori del reddito di cittadinanza senza averne diritto, per un totale di 2 milioni di euro.
La denuncia
Come riporta la Guardia di Finanza in una nota stampa, i percettori coinvolti nell’illecito sono stati denunciati presso la Procura della Repubblica con le ipotesi di reato di utilizzo di dichiarazioni false finalizzate all’illecita percezione del beneficio.
Secondo il codice penale, i denunciati rischierebbero la reclusione da due a sei anni.