Esercito italiano pronto alla guerra in Ucraina: spunta lettera inviata ai Covi per preparare uomini e mezzi
Una lettera del Capo di Stato Maggiore comanda ai Comandi operativi di vertice interforze di procedere con addestramenti di warfighting
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha emanato nuove indicazioni che riguardano il personale, gli addestramenti, l’impiego dei sistemi d’arma in vista delle “evoluzioni sullo scacchiere internazionale” che riguardano i “noti eventi” della guerra in Ucraina. Le disposizioni hanno effetto immediato, e sono state comunicate ai comandi di vertice attraverso una lettera, il cui contenuto è stato pubblicato dall’Adnkronos.
- Esercito, gli ordini dall'alto: evitare domande di congedo anticipato
- Esercito, tutti gli addestramenti dovranno essere orientati alla guerra
- Esercito, tutti i veicoli devono essere subito pronti alla battaglia
- Cosa ha dichiarato lo Stato Maggiore dell'Esercito sulla lettera
Esercito, gli ordini dall’alto: evitare domande di congedo anticipato
Nella missiva firmata dal generale di brigata Bruno Pisciotta viene chiesto di porre particolare attenzione alla valutazione delle domande di congedo anticipato perché “in un momento caratterizzato dall’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili”.
“Il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente i reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni, e che tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100% con personale ready to move“, pronto a essere trasferito.
E dunque “senza vincoli di impiego operativo, anche ricorrendo all’istituto del comando. Tale linea d’azione rappresenta una priorità”.
Esercito, tutti gli addestramenti dovranno essere orientati alla guerra
Nella lettera viene disposto anche che “tutte le attività addestrative, anche quelle dei minori livelli ordinativi, dovranno essere orientate al warfighting“, a combattere le guerre.
Per questo “ciascun reggimento di artiglieria deve essere addestrato ad operare sia nel ruolo di supporto diretto che in quello di supporto generale“.
Esercito, tutti i veicoli devono essere subito pronti alla battaglia
Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha inoltre ordinato che “devono porsi in essere le attività necessarie ad accelerare la disponibilità operativa del 52° reggimento di artiglieria Torino, dando priorità alle batterie semoventi, anche utilizzando le potenzialità formative e addestrative dell’8° reggimento di artiglieria terrestre Pasubio”.
Si chiede inoltre ai reparti di “provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti i massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri, con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa, e i sistemi d’arma dell’artiglieria”.
Cosa ha dichiarato lo Stato Maggiore dell’Esercito sulla lettera
Lo Stato Maggiore dell’Esercito, interpellato da Adnkronos, ha sottolineato che la lettera è un “documento a esclusivo uso interno di carattere routinario con cui il Vertice di Forza Armata adegua le priorità delle unità dell’Esercito”.
Questo “al fine di rispondere alle esigenze dettate dai mutamenti del contesto internazionale. Trattasi dunque di precisazioni alla luce di un cambiamento che è sotto gli occhi di tutti”.
Un modo per tenersi pronti al peggio, dunque, ma che non significa naturalmente un coinvolgimento diretto e immediato dell’Italia nella guerra in Ucraina.