NOTIZIE
STORIE

Esegue la truffa del "caro nipote" 31 volte prima di essere arrestato a Novara: come funziona e come evitarla

Arrestato a Novara un uomo che ha messo in atto la truffa del "caro nipote" per almeno 31 volte. Il 49enne era a capo di un'organizzazione criminale internazionale

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

La truffa del “caro nipote” non passa mai di moda: è stato arrestato a Novara un uomo di 49 anni accusato di avere messo in atto il raggiro per ben 31 volte. Le vittime designate erano sempre persone anziane.

Cos’è la truffa del “caro nipote”

Sotto il nome di truffa del “caro nipote” (o di eventuali variazioni sul tema) si indica un raggiro che fa leva sui legami familiari e sull’apprensione degli anziani per il destino dei figli e dei nipoti.

In sintesi, i malintenzionati contattano telefonicamente le loro vittime sostenendo che un loro congiunto si trovi in grave pericolo. Solo l’esborso di una grossa somma di denaro potrà evitare al parente di finire nei guai con la giustizia.

I truffatori annunciano, ad esempio, che il nipote dell’interlocutore di turno avrebbe compiuto un certo crimine oppure che ha avuto un incidente d’auto.

La persona danneggiata, viene raccontato, eviterà di sporgere denuncia solo in cambio di una grossa somma in contanti. Qualora la vittima dovesse abboccare, nel giro di pochi minuti verrebbe raggiunta da un complice incaricato di prelevare i soldi.

Uomo arrestato a Novara

Il 49enne è stato arrestato dalla polizia di Stato di Novara a seguito di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino.

La Corte di Cassazione ha riconosciuto l’uomo colpevole dei reati di associazione a delinquere e di 31 truffe. Le indagini hanno evidenziato un’articolata organizzazione con base a Novara e in Polonia. Il 49enne era il pilastro dell’organizzazione criminale.

Le truffe erano state compiute nelle province di Novara, Vercelli, Como e in Svizzera.

Durante la pandemia da Covid i truffatori fingevano di telefonare dall’ospedale dicendo che il parente era in grave pericolo di vita e che il denaro serviva a pagare una costosissima iniezione.

Sconterà la pena residua

Il 49enne, già arrestato nel gennaio 2021, era stato condannato a scontare una pena di 5 e 5 giorni di reclusione. Ora è stato condotto nel carcere di Novara per espiare la pena residua che ammonta a quasi 4 anni e 4 mesi.

Oltre alla truffa del “caro nipote”, in questo periodo impazza anche lo spoofing e le classiche truffe ai correntisti di banche e Poste Italiane.

Come difendersi dalla truffa

I malviventi hanno affinato le loro tecniche ed è possibile che telefonino alle loro vittime dopo lunghi periodi di osservazione.

Non deve destare stupore, quindi, che chi telefona sia in grado di fornire dettagli come nomi e fatti che gli estranei non dovrebbero conoscere (il modello della moto guidata dal nipote, la targa dell’auto, l’indirizzo di lavoro, il giubbotto preferito…)

Si tenga presente che autorità e istituzioni non chiedono mai soldi telefonicamente, dunque chi si presenti come un membro delle forze dell’ordine, un assicuratore o un medico è certamente un impostore. Si chiuda la telefonata e si raggiungano le (vere) forze dell’ordine per depositare una denuncia.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963