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Escursionista precipita sul Resegone, morta dopo la caduta dalla ferrata e ferita una donna

L'escursionista è precipitata per circa 100 metri sul percorso verso la vetta del monte Resegone: vani i soccorsi, la donna era già morta

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Una tragica caduta è costata la vita a un’escursionista sul monte Resegone, morta dopo essere precipitata dalla ferrata “Silvano de Franco”, una via difficile ed esposta. Nell’incidentee una seconda alpinista è rimasta ferita. Purtroppo i soccorsi, eseguiti da elicottero e tecnici del Soccorso Alpino, non hanno potuto salvare la vittima. A indagare sull’accaduto è la questura di Lecco.

Escursionista morta sul Resegone: l’incidente

Il tragico incidente si è verificato lunedì 23 dicembre, intorno alle 14.30 del pomeriggio, coinvolgendo un gruppo di escursionisti sul monte Resegone, una delle vette più note della provincia di Lecco.

L’escursionista è morta dopo essere precipitata per circa cento metri, senza alcuna possibilità di salvezza. Insieme a lei altre sette persone, di cui una è rimasta a sua volta ferita.


L’incidente è avvenuto sul versante lecchese del monte Resegone

La comitiva aveva appena raggiunto il rifugio Azzoni, chiuso per le fortissime raffiche di vento che imperversavano sulla zona. Il gruppo stava scendendo lungo il sentiero 1, nella zona della cresta sud-ovest, a circa 1.650 metri di altitudine, quando la tragedia si è consumata.

Il luogo della caduta dell’escursionista

Il punto in cui è avvenuto l’incidente è noto per la sua esposizione, con tratti molto ripidi e insidiosi. La donna sarebbe scivolata probabilmente a causa del ghiaccio.

La ferrata “Silvano de Franco” è una delle rotte più frequentate per raggiungere la cima del Resegone, un percorso relativamente breve, ma temuto per la sua difficoltà.

I soccorsi

La zona è stata raggiunta rapidamente da un elicottero decollato dalla base di Villa Guardia con a bordo un team di medici. Sul posto sono arrivati anche i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, appartenenti alla Diciannovesima delegazione lariana, pronti ad assistere nelle operazioni di soccorso.

Il corpo della vittima è stato ritrovato dai soccorritori senza vita a causa delle gravi ferite riportate nella caduta. Toccherà alla Questura di Lecco ricostruire la dinamica esatta dell’incidente.

Gli alpinisti dispersi sul Gran Sasso

A distanza di poche ore il caso di Luca Perazzini e Cristian Gualdi, due alpinisti romagnoli, dispersi sul Gran Sasso dopo essere scivolati in un canalone a 2700 metri.

Nonostante fossero ben equipaggiati, le condizioni meteo avverse, con vento forte e nebbia, hanno ostacolato i soccorsi. I due sono bloccati da domenica pomeriggio, e i loro telefoni non sono più raggiungibili.

Le operazioni di salvataggio sono state interrotte a causa del maltempo, con i soccorritori che non sono riusciti ad avanzare. La speranza è in un miglioramento delle condizioni meteorologiche per continuare le ricerche.

Fonte foto: iStock

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