NOTIZIE
STORIE

Emanuela Orlandi e l'audio su Papa Wojtyla: il fratello svela la fonte, cosa sappiamo su Giovanni Paolo II

Pietro Orlandi, fratello della scomparsa Emanuela, svela la fonte dell'audio su Papa Wojtyla che ha scatenato le polemiche nei giorni scorsi

Pubblicato:

Cristiano Bolla

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cinema, televisione, nuovi media e spettacolo, scrive anche di cronaca e attualità. Laureato in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo con Master in Drammaturgia e Sceneggiatura, ha lavorato per diverse produzioni prima di muovere i primi passi nelle redazioni di testate giornalistiche di Torino e Milano. Attualmente collabora anche con importanti riviste di settore.

Continua a tenere banco la polemica sulle recenti parole di Pietro Orlandi, fratello della scomparsa Emanuela, apparentemente “contro” l’ex Papa Wojtyla. Sul caso si è espresso anche l’attuale Pontefice, ma Orlandi ha tenuto a puntualizzare la questione chiarendo al contempo la fonte dell’audio da cui è partito tutto.

L’audio su Papa Wojtyla e il caso Orlandi

La genesi di questo nuovo capitolo della vicenda relativa alla ragazza scomparsa il 22 giugno 1983 risale alle scorsa puntata di DiMartedì. Nel programma di Giovanni Floris, Pietro Orlandi ha portato un audio che potrebbe rivelarsi importante per il caso.

La voce di un uomo vicino alla banda della Magliana, parlando con un giornalista, ha tirato in ballo Papa Giovanni Paolo II: “Pure insieme se le portava in Vaticano quelle, era una schifezza. E così il segretario di Stato a un certo punto ha deciso di intervenire”.

Pietro Orlandi durante un sit-in alle porte del Vaticano

In studio, Orlandi ha rincarato la dose affermando: “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case”. Queste parole hanno suscitato clamore e una dura reazione anche da parte di Papa Francesco.

La fonte delle parole sull’ex Pontefice

Tramite il suo profilo Facebook, Pietro Orlandi è tornato a parlare dopo giorni di polemiche. Da subito ha dichiarato legittime le difese di Papa Francesco nei confronti del suo predecessore, sottolineando che proprio il contenuto è ciò che lo ha spinto a depositare quell’audio lo scorso 11 aprile.

Al promotore di giustizia Alessandro Diddi, Pietro Orlandi ha affidato l’audio per fargli convocare l’autore delle accuse: Marcello Neroni. Ex testaccino della banda della Magliana e uomo vicino a Renatino De Pedis (colui che i servizi segreti ritengono essere l’assassino dei killer di Emanuela Orlandi), ha rivelato in un blog di conoscere retroscena sul rapimento della ragazza.

“Non può spettare a me dire se questo personaggio abbia detto il vero oppure no – ha aggiunto il fratello Pietro – Io, tantomeno l’avvocato Sgro’, abbiamo mai accusato Wojtyla di alcunché come qualcuno vorrebbe far credere”. L’unico intento, specifica, è ancora quello di dare giustizia a Emanuela.

Nuovo attacco di Pietro Orlandi ai giornali

Non è tutto. Nella mattinata di lunedì 17 aprile 2023, Pietro Orlandi ha condiviso anche un altro post per puntare il dito contro il presunto trattamento sfavorevole ricevuto dai giornali in questi giorni.

Il fratello di Emanuela riferisce di essersi illuso nel credere alle parole di Diddi – “Scaveremo a fondo in ogni direzione anche le più gravi senza sconti a nessuno” e “nel 2023 non possono esistere persone intoccabili” – e al fatto che non ci sarebbe più sudditanza psicologica nei confronti del Vaticano.

“Mi sbagliavo di grosso, basta dare un’occhiata a quotidiani online o cartacei – ha scritto – Fortunatamente c’è’ ancora chi ragiona con la propria testa e non ha accettato di chinarsi a nessuno e decide di scrivere quello che la coscienza, e non gli altri, gli impone di scrivere”.

Fonte foto: ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963