Emanuela Orlandi e l'audio shock su Wojtyla: i dubbi del fratello Pietro anche su Papa Giovanni Paolo II
Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, getta dubbi sulla figura di Papa Giovanni II sulla scomparsa della sorella
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, torna a parlare della scomparsa della sorella svanita nel nulla dal giugno 1983. Sentito per 8 ore dal promotore di giustizia Vaticano, Alessandro Diddi, nel corso della puntata di Dimartedì Orlandi ha portato in studio una prova e gettato dubbi su Papa Giovanni Paolo II.
- L'audo shock di Orlandi su Wojtyla
- I dubbi di Orlandi su Papa Giovanni Paolo II
- Le accuse al Vaticano
L’audo shock di Orlandi su Wojtyla
Nel corso della puntata di Dimartedì, andato in onda su La7 e condotto da Giovanni Floris, Pietro Orlandi ha portato in studio una prova audio che potrebbe riaprire il caso. Durante la trasmissione è stato fatto ascoltare un piccolo estratto, con la voce di un uomo vicino alla banda della Magliana che riferisce alcuni fatti a un giornalista.
Censurato in alcune parti sensibili, si sente l’uomo parlare chiaramente: “Wojtyla […] pure insieme se le portava in Vaticano quelle, era una schifezza. E così il segretario di Stato a un certo punto ha deciso di intervenire, non dicendo toglierle di mezzo. E si è rivolto a persone dell’ambiente carcerario e ai cappellani del carcere”.
I dubbi di Orlandi su Papa Giovanni Paolo II
Parole che hanno lasciato attoniti i presenti, nonostante i “bip” che hanno cancellato una parte fondamentale del discorso dell’uomo vicino alla banda della Magliana. Floris, incalzando Orlandi, ha quindi chiesto maggiori dettagli al fratello della giovane Emanuela.
Pietro, dal canto suo, non ha tirato indietro il dito dopo averlo puntato contro Wojtyla. “Mi dicono che Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi e non andava certo a benedire le case” è la frase che ha sconvolto, con Orlandi che ha ribadito i suoi sospetti sul Papa polacco, fatto santo il 27 aprile 2014.
Le accuse al Vaticano
Cercando di ricostruire quanto accaduto alla sorella, allora, Pietro Orlandi ha sottolineato che probabilmente Emanuela ha subito un abuso, ma “che quell’abuso sia stato organizzato”. Secondo Orlandi, la sorella potrebbe essere stata “portata da qualcuno per creare l’oggetto del ricatto”.
E qui le accuse al Vaticano che “da quarant’anni fa di tutto per evitare che possa uscire la verità”. Orlandi ha quindi svelato a Floris di aver esposto il suo pensiero a un vescovo circa la possibilità che atti di pedofilia siano avvenuti anche in piani ben superiori a quelli dei cardinali. Beh, probabilmente” la risposta ricevuta dal fratello di Emanuela, che ha poi sbottato dicendo al vescovo: “Forse non ha capito, se parlo di qualcuno più su dei cardinali mi riferisco a Wojtyla“.