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Elezioni politiche, Michele Santoro pronto a fondare un partito: "Potrei allearmi con Conte"

Il giornalista Michele Santoro si dice pronto a dare il suo contributo in vista delle elezioni: "Serve il partito che non c'è"

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

Il noto giornalista televisivo Michele Santoro è pronto a scendere in politica ed eventualmente a fondare un partito. Intervistato da Repubblica, Santoro ha detto la sua in vista delle elezioni di settembre e non ha escluso una sua partecipazione diretta. L’idea è quella di fondare un partito di “vera sinistra”, pronto ad allearsi eventualmente con il Movimento 5Stelle.

Elezioni, Michele Santoro non si tira indietro

“Io sono sinceramente disponibile con tutte le mie conoscenze e capacità di comunicazione a dare un contributo”, ha risposto Santoro a una domanda sulla sua possibile discesa in campo. Sulla possibilità di fondare un partito, il giornalista si è tirato indietro, ma sostanzialmente per motivi tecnici.

“Fondare un partito in una settimana? Un partito non nasce per decisione di una o poche persone ma per rappresentare le esigenze di un pezzo di società. Di sicuro non mi interessa fare il candidato indipendente senza un progetto che guardi al futuro”, ha spiegato.

Michele Santoro, le parole sul Pd in vista delle elezioni

Tornando poi alla formazione di un’entità politica, Michele Santoro ha detto che “serve il partito che non c’è”.

Poi una bordata al Partito Democratico che “non ha più nulla a che vedere con la sinistra” e “ha già tanti Calenda al suo interno”.

Secondo il giornalista, se il Pd continua a guardare al centro inseguendo l’agenda Draghi, c’è spazio per un campo alternativo basato su chi ha partecipato alla serata per la Pace proibita al teatro Ghione.

Michele Santoro al Maurizio Costanzo Show

Santoro: “Non ho visto contatti tra Pd e altri per le elezioni”

Soffermandosi su Sinistra italiana, Santoro ha detto di sperare che il partito voglia sedersi a un tavolo “ma come non ho visto Letta telefonare a Conte nemmeno ho visto Conte telefonare a Fratoianni e neanche Fratoianni aprire un confronto”. Michele Santoro ha precisato di non essere interessato a fare il candidato di un progetto indipendente “senza un progetto che guardi al futuro”.

Elezioni a settembre, Michele Santoro punta il dito contro Mattarella

Sul caso delle dimissioni di Mario Draghi, Santoro sottolinea come, a suo parere, il presidente della Repubblica non abbia fatto abbastanza per indurre il presidente del Consiglio a restare ed “evitare un’impossibile campagna elettorale in agosto”.

Una situazione che impedisce a circa la metà degli elettori di scegliere, spiega Santoro, e che “impedisce a quelli come me, che avrebbero voluto fare qualcosa di nuovo, di raccogliere le firme”. Infine, sul M5S, Santoro ammette l’esistenza di contraddizioni interne, ma riconosce al Movimento la qualità di aver saputo interpretare un pezzo di società “che non aveva voce”.

Fonte foto: ANSA

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