Elena Fattori lascia il Movimento 5 Stelle: le sue motivazioni
La senatrice pentastellata, militante della prima ora, ha abbandonato il M5s con un post sul suo blog
La senatrice Elena Fattori ha annunciato l’addio al Movimento 5 Stelle sul proprio blog, sul network dell’Huffington Post. “Oggi passo al gruppo Misto, ma continuo a sostenere il Governo. Non ho lasciato il Movimento 5 stelle, non ho abbandonato la nave, ma è il capitano che mi ha lasciata senza pane e acqua“.
“Sono stata isolata perfino sul territorio che mi ha dato mandato per portare avanti un programma che di certo non abbandono”, ha raccontato la parlamentare. “Da ormai un anno, senza peraltro che nessuno me lo abbia comunicato ufficialmente, sono sotto procedura disciplinare la cui conclusione ancora non vede luce”.
“Un mese fa dunque ho pensato di sollecitare affinché questa storia venisse conclusa tramite una lettera inviata ai probiviri, al capogruppo entrante e a quello uscente, con la preghiera di ridarmi quella possibilità di lavorare che mi è stata sottratta in questi mesi. Non ho ottenuto alcuna risposta“, ha continuato.
“Non ho potuto partecipare alle iniziative locali”, ha sottolineato Elena Fattori, “sebbene sia stata la seconda più votata a livello nazionale alle parlamentarie per il Senato, in termini di numero di voti ricevuti”.
“Sono stata isolata perché l’involuzione del Movimento 5 Stelle di oggi, molto diverso da quello che conoscevo e nel quale sono cresciuta, è fatto di deroghe ai principi originari e di assenza di condivisione“, ha attaccato la senatrice, motivando la sua fuoriuscita dal M5s di Luigi Di Maio.
“Il potere evidentemente cambia e snatura le persone che non hanno lo spessore per affrontarlo col giusto distacco e con in mente una visione e degli obiettivi. Ho aderito al Movimento 5 stelle per i suoi valori di partecipazione, attenzione all’ambiente e al territorio, alla giustizia sociale e perché predicava la politica come servizio e non come carriera. Sarò la portavoce di chi crede ancora in questi valori al di là delle bandiere”, ha poi concluso.
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