È morto lo sceicco Khalifa, presidente degli Emirati Arabi Uniti e di Abu Dhabi: lascia un patrimonio record
Lo sceicco era noto per essere uno dei capi di Stato più ricchi, grazie al suo patrimonio personal da record. Era salito al potere nel 2004
È morto a 73 anni lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati Arabi Uniti ed emiro di Abu Dhabi. Il ministero degli Affari presidenziali ha annunciato 40 giorni di lutto con le bandiere a mezz’asta. Per tre giorni rimarranno chiusi tutti gli enti governativi e gli uffici amministrativi.
Lo sceicco è stato tra i capi di Stato più ricchi del mondo, con un patrimonio personale di circa 19 miliardi di dollari nel 2008, in base alle stime di Forbes. Ha avuto due figli e sei figlie con la prima moglie Shamsa bint Suhail Al Mazrouei, e numerosi nipoti.
Da tutto il mondo arabo sono arrivati messaggi di cordoglio per il decesso del presidente. A cui si sono aggiunti anche quelli dell’Occidente. Antony Blinken, segretario di Stato statunitense, ha espresso “profonda tristezza” per la morte di un “vero amico degli Stati Uniti d’America, di cui si sentirà la mancanza”.
- Lo sceicco Khalifa è morto dopo una lunga malattia: cosa aveva
- Chi sarà il successore alla presidenza degli Emirati Arabi Uniti
- Quanto è durato il regno dello sceicco e perché è stato particolare
Lo sceicco Khalifa è morto dopo una lunga malattia: cosa aveva
Lo sceicco se n’è andato dopo una lunga malattia. Negli ultimi 8 anni è apparso raramente in pubblico, dopo l’ictus che lo aveva colpito nel 2014. E che ne avrebbe minato anche le abilità psicomotorie.
Alcune discusse decisioni di politica estera, dal sostegno all’Arabia Saudita nella guerra nello Yemen all’embargo al Qatar, sarebbero infatti state prese da suo fratello e leader de facto dell’ultimo decennio, il principe ereditario Mohammed bin Zayed Al Nahyan, che è anche ministro della Difesa di Abu Dhabi.
Chi sarà il successore alla presidenza degli Emirati Arabi Uniti
A dare la notizia del decesso del presidente degli Emirati Arabi Uniti è stato proprio quest’ultimo, su Twitter, sottolineando il ruolo cruciale dello sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahyan nella fase di transizione e potenziamento del Paese.
Nei prossimi 30 giorni il consiglio federale dei sovrani dei sette emirati sarà chiamato a trovare un successore. Per il momento il primo ministro e vicepresidente Mohammed bin Rashid Al Maktoum, emiro di Dubai, coprirà gli incarichi presidenziali ad interim.
È molto probabile che a essere eletto come nuovo presidente sia il principe ereditario Mohammed bin Zayed Al Nahyan, in continuità con quanto avvenuto negli ultimi anni.
Quanto è durato il regno dello sceicco e perché è stato particolare
Khalifa bin Zayed Al Nahyan è salito al potere nel 2004 come emiro di Abu Dhabi e presidente degli Emirati Arabi Uniti. Dalla nascita della federazione i presidenti sono sempre stati gli emiri di Abu Dhabi. Il territorio, il più vasto del Paese, controlla infatti la maggior parte della ricchezza derivante dalle estrazioni petrolifere del Golfo.
Il primo presidente, nel 1971, è stato lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan. Alla sua morte ha preso le redini dell’emirato e dell’Unione lo sceicco Khalifa, suo figlio, nato nel 1948 e diventato primo ministro e ministro della Difesa di Abu Dhabi, sia durante il protettorato inglese che dopo l’indipendenza.
Il presidente ha fatto la storia per aver indetto le prime elezioni per il Consiglio Federale Nazionale, il parlamento degli Emirati Arabi Uniti. A oggi non esiste ancora il suffragio universale, e gli elettori sono scelti dagli emiri. Difficile dire oggi se il suo successore si muoverà ulteriormente verso un assetto democratico o meno.