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È arrivato il caldo estremo, migliaia di morti in tutto il mondo: 86 milioni di persone a rischio in estate

Caldo estremo registrato in tutto il mondo: migliaia le vittime. Aumenta il rischio in estate per almeno 86 milioni di persone

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

L’estate del 2024 è appena iniziata e sembra già essere una delle più calde e letali della storia moderna. Ondate di calore estremo stanno colpendo città su quattro continenti, con temperature che raggiungono picchi record e causando migliaia di morti. Questo fenomeno è stato individuato essere un chiaro segno che il cambiamento climatico sta alimentando un aumento senza precedenti delle temperature globali, ponendo a rischio la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Le previsioni indicano che l’estate di quest’anno potrebbe superare quella passata come la più calda degli ultimi 2.000 anni.

Il caldo estremo nel mondo

Le recenti ondate di calore hanno avuto un impatto devastante su Asia, Europa e America del Nord. In Arabia Saudita, durante il pellegrinaggio annuale dell’hajj, centinaia di pellegrini sono morti a causa delle temperature che hanno superato i 51 gradi Celsius.

In Egitto, almeno 530 persone sono decedute durante il pellegrinaggio e altre 40 risultano disperse. Nei paesi del Mediterraneo, le alte temperature hanno alimentato incendi forestali che hanno devastato aree in Portogallo, Grecia e Algeria. In Serbia, le temperature previste di circa 40 gradi Celsius hanno portato le autorità sanitarie a dichiarare un’allerta rossa, mentre a Belgrado i servizi di emergenza hanno registrato un aumento significativo di interventi per problemi cardiaci e condizioni croniche.

La vicina Montenegro ha visto decine di migliaia di turisti cercare refrigerio sulle spiagge dell’Adriatico. Negli Stati Uniti, parti del Nord-Est e del Midwest sono sotto l’effetto di una “cupola di calore”, con oltre 86 milioni di persone sotto allerta per il caldo.

 Caldo estremo a Roma: le immagini 

Le autorità di New York City hanno aperto i centri di raffreddamento per la prima volta quest’anno, mentre in Arizona, le temperature hanno raggiunto i 45,5 gradi Celsius, complicando gli sforzi per combattere incendi devastanti.

Temperature record: le vette toccate

Le ondate di calore attuali si inseriscono in un contesto di 12 mesi consecutivi che hanno registrato temperature record, secondo il servizio di monitoraggio del cambiamento climatico dell’Unione Europea. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale prevede un’alta probabilità che uno dei prossimi cinque anni superi il 2023 come anno più caldo mai registrato.

Le temperature globali sono aumentate di quasi 1,3 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, e il cambiamento climatico sta causando picchi di temperatura più estremi, rendendo le ondate di calore più frequenti, intense e durature.

Gli scienziati avvertono che le ondate di calore continueranno a intensificarsi se il mondo continuerà a emettere gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili. Se il riscaldamento globale raggiungerà i 2 gradi Celsius, le ondate di calore potrebbero verificarsi in media 5,6 volte ogni 10 anni e essere 2,6 gradi Celsius più calde.

Fonte foto: ANSA

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