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Duello Meloni-Schlein saltato in Rai, Andrea Scanzi lancia la stoccata alla premier e a Bruno Vespa

No al duello Meloni-Schlein in Rai, Agcom ha sentenziato. Andrea Scanzi concorda e attacca le due politiche: "L'unico danneggiato è Bruno Vespa"

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Disatteso l’incontro-scontro tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein previsto nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa. Secondo l’Agcom non c’erano i presupposti per procedere. Andrea Scanzi attacca su sfida iniqua: “Alla Meloni non piace confrontarsi, né con i giornalisti né con gli avversari politici”.

Scanzi sullo scontro Schlein-Meloni

A Otto e mezzo Lili Gruber pone il tema del fallito scontro televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Tra gli ospiti c’è Andrea Scanzi, che alza le mani di fronte alla decisione di Agcom. Spiega le sue motivazioni: “La Meloni, apparecchiando il duello in quel modo lì era sicura di vincere, giocava in casa. Ecco perché prima le piaceva e adesso no”.

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Il giornalista prosegue e chiede di non alzare il registro di qualcosa di molto più scontato, a detta sua. “Si stava parlando di una sfida dove da una parte c’era la presidente del consiglio, o ‘il’ perdonatemi, che avrebbe giocato in casa da Bruno Vespa, contro un’avversaria che agli occhi e nel pensiero della Meloni e di Fratelli d’Italia è più debole a livello comunicativo”.

La motivazione di Agcom: “È giusta”

Secondo Scanzi la presidente del Consiglio non teme Elly Schlein e, al contrario, non farà mai un confronto di questo tipo con Giuseppe Conte. “La decisione di Agcom faccio fatica a trovare anche un piccolo difetto”. Prosegue, in commento: “Vogliamo dire che sarebbe stato giusto far parlare soltanto due leader […] senza far parlare Conte che più o meno ha gli stessi voti della Schlein?”.

Per Agcom infatti affinché i confronti tv tra i leader delle liste in corsa per le europee possano essere legittimi è necessario che il format venga accettato dalla maggioranza dei gruppi presenti in Parlamento. Citata la disciplina sulla par condicio (delibera n. 90/24/CONS).

Vespa unico danneggiato

Chi ne esce danneggiato è solo Bruno Vespa, dice ancora Scanzi, che ha perso moltissimi spettatori per la serata dello scontro e per questo è furioso.

Il commento del conduttore è stato molto amaro, ma si è direzionato su un altro punto.”Ci è stato proibito il confronto tra due donne che per la prima volta nella storia italiana sono al vertice nei rispettivi ruoli. È una vittoria della democrazia? Non ne sono convinto”, ha commentato.

Fonte foto: IPA/ANSA

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