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Due naufragi di migranti al largo di Lampedusa: affondati due barchini, oltre 30 dispersi. Ci sono due vittime

Due naufragi sono avvenuti al largo di Lampedusa, uno a poche ore di distanza dall'altro: oltre 30 migranti dispersi

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Altri due naufragi di migranti sconvolgono Lampedusa, con due barchini che sono affondati al largo della Sicilia a causa delle avverse condizioni del mare nel Canale di Sicilia. Oltre 30 sarebbero i dispersi, mentre due sono le vittime: un bimbo di un anno e mezzo e una donna.

Doppio naufragio a Lampedusa

I due naufragi avvenuti al largo di Lampedusa si sarebbero registrati a poca distanza l’uno dall’altro. Dopo lo sbarco sull’isola, nella tarda serata di sabato 5 agosto, di 57 migranti e due cadaveri ripescati dalle motovedette della Guardia costiera, i mediatori dell’Oim sentendo i superstiti hanno appreso che due barche erano affondate.

I superstiti, infatti, hanno raccontato che due diverse imbarcazione sono colate a picco in mare, con diversi migranti che sono stati dati per dispersi. Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Agrigento oggi cercheranno di sentire nuovamente i sopravvissuti, 47 uomini e 10 donne, tutti sotto choc, per cercare di ricostruire cosa sia accaduto.

Oltre 30 dispersi

I migranti, sentiti dai mediatori dell’Oim, hanno ricostruito i due incidenti. La prima imbarcazione, con 48 persone persone a bordo, sarebbe partita da Sfax in Tunisia e sarebbe colata a picco un paio d’ore prima rispetto a quando i militari della Guardia costiera hanno intercettato, a circa 23 miglia Sud-Ovest da Lampedusa, le persone in mare. I superstiti hanno parlato di tre dispersi: una donna e due uomini.

Una seconda imbarcazione, invece, aveva 42 persone a bordo, ma soltanto 14 sono state recuperate. All’appello mancherebbero quindi 28 persone, tutti di origini subsahariana come riferito dai superstiti.

Condizioni del mare proibitive

Durante la notte, dopo che a molo Favarolo sono sbarcati i 57 naufraghi e i due cadaveri, le salme del bambino di un anno e mezzo e della donna, entrambi ivoriani, sono state trasferite alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana.

Ma le condizioni del mare nel Canale di Sicilia, a causa del forte vento di maestrale, sono proibitive ed è difficile uscire per prestare soccorso ai migranti e cercare eventuali superstiti. Sabato un barchino con 20 migranti si è schiantato sulla scogliera di Ponente, un costone roccioso alto oltre cento metri, e i naufraghi sono rimasti bloccati sugli scogli perché le motovedette della guardia Costiera non sono riuscite a recuperarli a causa del mare in tempesta.

Fonte foto: ANSA

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