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Due italiani su cinque soffrono di notriphobia: cos'è la paura dei giovani di non prenotare i viaggi in tempo

Non riuscire a prenotare un viaggio: cos'è la nuova paura dei giovani denominata "notriphobia", ne soffrirebbe il 40% degli italiani

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Quando la bella stagione si avvicina è naturale che aumenti la voglia di andare in vacanza, ma non sempre si dà il giusto peso all’altra faccia della medaglia, che oggi ha anche un nome: notriphobia, ovvero la paura o l’ansia di non riuscire a prenotare un viaggio. Il termine non è presente su nessun dizionario, eppure in molti si potrebbero riconoscere in questa condizione: secondo uno studio, almeno il 40% degli italiani, perlopiù giovani della generazione Z, soffrirebbe dell’ansia da prenotazione della vacanza.

Significato della notriphobia, la paura di non avere viaggi prenotati

Se il significato può essere più o meno chiaro, non è immediato sapere quale possa essere l’inventore del termine notriphobia, che per certi versi potrebbe sembrare anche una semplice trovata commerciale.

La parola è la fusione della frase inglese “no trip“, ovvero “nessun viaggio” e il termine di derivazione greca “phobia”, che indica la paura.

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Chi soffre di notriphobia e perché

A soffrirne sarebbero in particolare i giovani nati a cavallo degli anni 2000, la cosiddetta Generazione Z. Ovvero, quelli che oggi hanno tra i 20 e i 30 anni e avrebbero forse l’età migliore per dedicarsi ai viaggi.

Lo studio su questo fenomeno sottolinea come l’atto di prenotare un viaggio possa stimolare sensazioni positive come entusiasmo e felicità, al punto di essere in cima alle priorità dei ragazzi.

Allo stesso tempo, però, il timore della staticità, l’ansia di non riuscire a prenotare in tempo, di non averne le possibilità economiche o in definitiva che qualcosa possa andare storto, va ad aggiungere frustrazioni e ansie in una generazione che ne ha già molte altre.

La ricerca sul fenomeno della notriphobia

In base allo studio di PiratinViaggio è possibile appurare alcune tendenze interessanti, come il fatto che 6 persone su 10 sono disposte a rinunciare ad altre spese, come lo shopping o il ristorante, pur di riuscire a prenotare un viaggio.

Secondo l’indagine, la principale motivazione che spinge le persone a prenotare un viaggio è la curiosità di esplorare nuovi luoghi o di ritornare in posti già visitati. A seguire, ci sono gli interessi personali, gli hobby e il passaparola.

I social media come Instagram e TikTok hanno un’influenza significativa sulle scelte di viaggio, soprattutto tra i giovani. Al contrario, il viaggio ispirato da film o serie TV sta perdendo popolarità.

Che sia per la notriphobia o meno, la tendenza degli italiani a prenotare i viaggi con anticipo rimane confermata, con la maggior parte che effettua prenotazioni circa 3 mesi prima della partenza. Un terzo dei viaggiatori prenota addirittura tra i 3 e i 6 mesi prima, mentre solo il 6% decide all’ultimo minuto.

Fonte foto: ANSA

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