Drag queen Cristina Prenestina leggerà libri di favole per bimbi ad Aosta, scontro tra Lega e Arcigay
La drag queen dovrà leggere un libro ai bambini in biblioteca, la Lega insorge e l'Arcigay risponde: "Sono spazi di inclusione"
L’appuntamento con i piccoli insieme a Cristina Prenestina, drag queen romana, ha scatenato l’indignazione della Lega. Nello specifico il 30 settembre presso la biblioteca del quartiere Dora di Aosta, è previsto un incontro tra i bambini e la drag queen che leggerà loro il suo libro ‘Nino il T-Rex’ per poi intrattenerli in un laboratorio creativo. L’iniziativa ha portato il capogruppo Lega regionale Andrea Manfrin ad aprire un’interrogazione che ha portato a una risposta dall’Arcigay.
- Una drag queen legge le favole ai bambini, insorge la Lega
- La risposta del comitato Aosta Pride
- Quando un sindaco della Lega invitò due drag queen a leggere le favole ai bambini
- Cristina Prenestina e il precedente a Bari
- La drag queen Sovranity a Catania nel 2019
Una drag queen legge le favole ai bambini, insorge la Lega
Il 30 settembre, in occasione della Pride Week, presso la biblioteca del quartiere Dora di Aosta si terrà un incontro tra i bambini e Francesco Pierri nei panni della drag queen Cristina Prenestina, che leggerà loro il suo libro ‘Nino il T-Rex’ e li coinvolgerà in un laboratorio creativo.
L’iniziativa non piace alla Lega, che attraverso il capogruppo regionale Andrea Manfrin insorge e apre un’interrogazione per la riunione dell’assemblea fissata per mercoledì 27 settembre.
Manfrin si chiede se l’iniziativa “sia stata condivisa con l’assessore regionale competente ed eventualmente se sia stato richiesto di aderire e/o estendere l’evento”, dal momento che la biblioteca interessata “risulta inserita nel Sistema bibliotecario valdostano”.
Nella nota, Manfrin spiega il significato di ‘drag queen’ citando l’enciclopedia Treccani: “Una persona di sesso maschile, generalmente omosessuale o transessuale, che si esibisce in spettacoli di varietà travestita da donna, con un trucco appariscente e un abbigliamento vistoso”.
La risposta del comitato Aosta Pride
In un comunicato pubblicato sui social, il comitato Aosta Pride ha replicato alla nota di Manfrin ricordando che il libro “parla di bullismo” e inoltre “è pubblicato da una casa editrice, Settenove, che da tempo combatte gli stereotipi e le violenze di genere“.
Ancora, Aosta Pride spiega che Francesco Pierri è “un assistente sociale che lavora per il Comune di Roma, e che si occupa quotidianamente di minori, consigliere dell’Ordine degli assistenti sociali del Lazio e che, addirittura, si è occupato di famiglie con minori sottoposti a provvedimento dell’Autorità giudiziaria minorile”.
Infine, il comitato ricorda che le biblioteche sono “spazi di inclusione” e che l’appuntamento è “su prenotazione”, dunque la partecipazione è a discrezione delle famiglie.
Quando un sindaco della Lega invitò due drag queen a leggere le favole ai bambini
Ogni notizia riportata dalle cronache ha almeno un precedente.
In questo caso ricordiamo che nel 2019 Gianfranco Cuttica, sindaco di Alessandria, invitò le drag queen Vera Aloe e Carla Stracci per intrattenere i bambini con letture sull’identità sessuale nel mese del Pride.
Intervistato da ‘La Stampa’, Cuttica spiegò: “Se assumi questo incarico, rappresenti l’intera comunità. Ognuno deve essere libero di esprimersi e manifestare”.
Cristina Prenestina e il precedente a Bari
Per Francesco Pierri, alias Cristina Prenestina, non è la prima volta con le letture per bambini.
Il 17 maggio, in occasione della giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia, la drag queen è andata a Bari per partecipare all’Officina degli Esordi presso lo Spine Bookstore.
Anche in quell’occasione Cristina Prenestina aveva intrattenuto i bambini leggendo il suo libro ‘Nino il T-Rex’.
La drag queen Sovranity a Catania nel 2019
Come già detto, ogni storia ha almeno un suo precedente.
A Catania, ad esempio, nel mese del Pride del 2019 presso la sede della Cgil era arrivata la drag queen Sovranity per raccontare ai bambini tre fiabe: ‘Piccolo uovo’, ‘Rosaconfetto’ e ‘Ettore, l’uomo straordinariamente forte’.
L’iniziativa aveva entusiasmato i partecipanti, tranne alcuni politici. Giorgia Meloni, ad esempio, aveva tuonato: “Ma che problemi ha la sinistra con i bambini? La questione sta diventando preoccupante”.