È la giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia: il significato e perché si celebra oggi
Ricorre oggi la giornata mondiale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Storia, evoluzioni e i Paesi in cui l’omosessualità è ancora illegale
Ricorre oggi, martedì 17 maggio, la giornata mondiale contro l’omofobia, estesa anche a una campagna di sensibilizzazione contro la transfobia e la bifobia. In questa data, 32 anni fa, l’OMS riconosceva l’omosessualità come una “variante naturale del comportamento umano”. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
- La storia
- Il ruolo dell’Unione Europea
- L’estensione contro la transfobia e la bifobia
- L’omotransbifobia nel mondo
La storia
Il 17 maggio 1990, con una decisione storica, Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò per sempre l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie, nello specifico dalla lista delle malattie mentali.
Tuttavia, la giornata mondiale contro l’omofobia non fu istituita in quell’occasione. La data ricorre a partire dal 17 maggio 2004, esattamente un anno dopo la pubblicazione del “Dictionnaire De L’Homophobie” curato dall’attivista e scrittore Louis-Georges Tin.
Per la comunità LGBTQI+ si trattò di una vera e propria conquista del riconoscimento dei diritti dopo tante discriminazioni e pregiudizi.
Il ruolo dell’Unione Europea
Un’ulteriore svolta nella lotta contro ogni discriminazione sugli orientamenti sessuali arrivò il 26 aprile 2007, quando l’Unione Europea istitutuì la giornata mondiale contro l’omofobia sul proprio territorio.
Con il testo “Contro l’omofobia in Europa” pubblicato dalla UE arrivò una risposta definitiva ad alcune affermazioni diffuse dalle autorità polacche contro la comunità LGBTQI+.
Nello specifico, l’Unione Europea si espresse con fermezza nell’art. 8: “Il Parlamento europeo […] ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso“.
Nell’art 10, infine: “[L’Unione Europea] condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l’odio e la violenza”.
L’estensione contro la transfobia e la bifobia
Nel 2009 la giornata mondiale contro l’omofobia venne estesa anche alle discriminazioni contro le persone transgender, per questo il nome della ricorrenza fu cambiato in “International Day Against Homophobia And Transphobia”.
Ancora, nel 2015 le violenze e le discriminazioni contro i bisessuali furono aggiunte a questa giornata di sensibilizzazione, per questo oggi si parla di “Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia”, che deriva dall’originale anglosassone “International Day Against Homophobia, Biphobia And Transphobia (IDAHOBIT)”.
L’omotransbifobia nel mondo
Nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione che ricorrono proprio il 17 maggio, nel mondo esistono almeno 76 Paesi in cui l’omosessualità è ancora considerata illegale.
Non solo: in Iran, Arabia Saudita, Yemen, Nigeria, Sudan e Somalia gli omosessuali vengono puniti con la pena di morte.
In Italia, proprio in queste ore, una circolare del Ministero dell’Istruzione in cui si invitano le scuole a promuovere tale giornata con approfondimenti e dibattiti ha scatenato le polemiche da parte del centrodestra.