Domiciliari a Tiziano Lovisolo per gli scontri a Roma, accusato di lesioni e resistenza: si dichiara estraneo
Domiciliari per l'unico manifestante arrestato. Tiziano Lovisolo si è detto estraneo ai fatti. La ragazza: "Delusa dai giudici"
Il giovane fermato durante gli scontri al corteo del 5 ottobre per la Palestina è stato accusato di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per questo, dopo il processo per direttissima svolto nella mattinata del 7 ottobre, finirà ai domiciliari. Il pm aveva chiesto il carcere per Tiziano Lovisolo, 24 anni definito “anarchico” dalla polizia, mentre questo si è detto estraneo ai fatti per i quali è accusato, come il ferimento grave dell’agente che ha riportato la frattura del bacino.
Tiziano Lovisolo ai domiciliari
È stato presa la decisione per l’unico manifestante arrestato nella giornata del 5 ottobre: Tiziano Lovisolo, 24enne marchigiano, andrà ai domiciliari.
Il giovane, presente al presidio (ex corteo non autorizzato) per la Palestina, era stato individuato tra i molti presenti e coinvolto nello scontro. Secondo quanto riferisce: stava camminando con la sua ragazza quando è stato malmenato.
Per lui il pm aveva proposto il carcere, perché le accuse variavano da lesioni verso l’agente che ha riportato una frattura al bacino, fino a resistenza a pubblico ufficiale.
Presidio al tribunale
Le dinamiche della piazza sono ancora poco chiare e tra i molti che hanno attraverso le strade durante gli scontri l’unico a essere fermato è stato proprio Lovisolo. Gli altri manifestanti però non lo hanno lasciato solo.
Nella mattinata, fuori dal tribunale, è stato creato presidio. Tra canzoni e slogan, i giovani sopraggiunti e la famiglia hanno difeso il 24enne.
In particolar modo è stato fatto notare come l’accusa di “resistenza a pubblico ufficiale” possa essere nata in seguito al pestaggio subito da parte degli stessi agenti. La foto più virale della manifestazione è proprio quella di Tiziano a terra, circondato dai poliziotti fermi nello scatto mentre lo prendono a calci e manganellate.
La testimonianze della fidanzata
Il racconto parallelo a quanto avvenuto proviene direttamente dalla fidanza di Lovisolo, presente al momento degli scontri. La giovane, di origine palestinese, difende il ragazzo.
Racconta: “Stavamo manifestando in pace, poi sono piovuti lacrimogeni e ho perso di vista il mio ragazzo. Ho saputo dell’arresto dalle foto. Una cosa assurda”.
Ha continuato dicendo che è una persona gentile, aiuta le vecchiette ad attraversare la strada ed è impegnato nel sociale. Stanno insieme da quattro anni e sa che “è un ragazzo d’oro”. Si dichiara quindi delusa dalla decisione dei giudici: “Mi aspettavo un altro esito. La parola di un innocente non è stata creduta”. Secondo la giovane, infatti, Tiziano sarebbe stato preso a caso tra i molti presenti.