Djokovic contro Wimbledon: il serbo difende i tennisti russi dopo l'esclusione dal torneo
I tennisti russi e bielorussi esclusi da Wimbledon 2022: il numero uno al mondo Novak Djokovic definisce "folle" la decisione
Una decisione “folle”. Così Novak Djokovic, tennista numero uno al mondo, ha definito il divieto ai giocatori russi e bielorussi di gareggiare a Wimbledon quest’estate deciso dagli organizzatori del torneo di tennis più prestigioso al mondo. “Sono stato anche io un figlio della guerra”, ha detto, ma gli atleti “non c’entrano niente” con la guerra in Ucraina.
Djokovic contro Wimbledon: il serbo difende i tennisti russi
Il tennista numero uno del mondo Novak Djokovic, al centro delle polemiche nei mesi scorsi per le sue posizioni contro i vaccini e la sua espulsione dall’Australia, si è scagliato contro la decisione di escludere i giocatori russi e bielorussi dall’edizione 2022 di Wimbledon.
“Condannerò sempre la guerra, non la sosterrò mai, sono io stesso figlio della guerra essendo cresciuto durante i conflitti civili che hanno seguito il crollo della Jugoslavia”, ha detto il serbo da Belgrado, dove è impegnato nel torneo Atp.
Ma “i giocatori, gli sportivi, non hanno niente a che vedere con quello che sta succedendo. Se la politica interviene nello sport, non è mai un bene”, ha detto Djokovic.
Djokovic contro Wimbledon: esclusi i tennisti russi e bielorussi
La conferma è arrivata nella giornata di ieri: i tennisti russi e bielorussi non potranno partecipare questa estate alla prossima edizione di Wimbledon. La decisione, senza precedenti nel mondo del tennis, è stata presa dal comitato organizzatore del torneo londinese in accordo con il governo britannico.
“In questo modo Putin non potrà usare il più iconico Grande Slam per cercare di legittimare gli orrori che sta infliggendo al popolo ucraino”, ha dichiarato il ministro dello Sport britannico, Nigel Huddleston.
Tra gli atleti esclusi ci sono nomi importanti del tennis mondiale come il russo Daniil Medvedev, attuale numero due del mondo e per breve tempo numero uno proprio nei primi giorni dell’invasione dell’Ucraina, Andrey Rublev, numero otto del ranking mondiale, e la bielorussa Aryna Sabalenka, numero quattro al mondo.
Anche Atp e Wta contro Wimbledon
Anche le associazioni mondiali dei tennisti professionisti, l’Atp per gli uomini e la Wta per le donne, hanno contestato la decisione di escludere russi e bielorussi da Wimbledon 2022.
Secondo l’Atp si tratta di una “scelta ingiusta” che “può creare un precedente dannoso per il tennis”. “La discriminazione basata sulla nazionalità è anche una violazione dell’ accordo con Wimbledon secondo cui l’ammissione dei giocatori si basa solo sulle classifiche”, scrive l’associazione dei tennisti presieduta dall’italiano Andrea Gaudenzi.
Stessa posizione per l’associazione delle tenniste: secondo la Wta la decisione di escludere russi e bielorussi viola il principio che “i singoli atleti possono partecipare agli eventi tennistici professionali sulla base del merito e senza alcuna forma di discriminazione”.