Dj morta, le sue condizioni dopo l'incidente: le testimonianze
Dalle testimonianze dei turisti è emerso che Viviana Parisi era "agitata e impaurita"
Le indagini sulla morte della dj Viviana Parisi e la scomparsa del figlio Gioele hanno subito un’importante svolta dopo le testimonianze dei turisti che l’hanno incontrata a Caronia dopo l’incidente in autostrada. Sulle sue condizioni, il procuratore Angelo Cavallo ha spiegato all’Ansa: “Da quello che ci è stato riferito dai turisti che hanno visto Viviana Parisi viva a Caronia dopo l’incidente stradale sull’autostrada Palermo-Messina, la signora era agitata e impaurita”.
Dj morta, proseguono le indagini e le ricerche di Gioele
Quanto alle piste seguite dagli investigatori, il pm ha assicurato che “le indagini proseguono in tutte le direzioni, al momento non ci sentiamo di escludere nulla. Chiaramente, da come ci è stata descritta, emerge la fragilità della donna in quel momento”.
Il fascicolo aperto in merito all’indagine è contro ignoti, per omicidio colposo e sequestro di persone. Nel frattempo proseguono senza sosta anche le ricerche del piccolo Gioele, per il 15esimo giorno di fila. Sono settanta le persone coinvolte nelle ricerche, tra vigili del fuoco, protezione civile, forestale, polizia, guardia di finanza e carabinieri.
Le ricerche si stanno concentrando nella zona presso la quale è stato ritrovato il corpo della donna, in una boscaglia poco distante dall’autostrada dove è avvenuto il sinistro. Gli operatori stanno setacciando anche pozzi, fontane, abbeveratoi e casolari dell’area.
Le ricerche da parte dei familiari
I familiari del bimbo di 4 anni stanno continuando le ricerche in parallelo, insieme ad amici e conoscenti, dopo la richiesta inoltrata dai genitori di Viviana al pm Angelo Cavallo.
Claudio Mondello, avvocato della famiglia e cugino del marito di Viviana, ha affermato all’Ansa: “Viviana era una donna fragile, aveva avuto problemi anche con manie di persecuzione e deliri mistici. Per questo era stata in ospedale e aveva avuto delle cure”.
“Non è vero tuttavia che la famiglia ha preso sottogamba questi problemi di Viviana – ha precisato l’avvocato – tanto che l’ha accompagnata in ospedale anche in piena emergenza Covid-19 perché aveva a cuore la sua situazione. La donna passava da momenti di lucidità ad altri in cui era confusa e temeva, anche se non c’era alcun motivo reale, che le togliessero o che potesse perdere il figlio Gioele cui era affezionatissima. Negli ultimi tempi era stata meglio, ma la famiglia l’ha sempre assistita e mai lasciata sola. Noi, anche se è irrazionale, speriamo sempre che Gioele sia vivo e proseguiamo le ricerche”.
Dj morta, emergono novità sull’autopsia: escluse alcune ipotesi
Anche se l’esame post mortem del corpo di Viviana non ha ancora fornito certezze, emergono nuovi dettagli sulle cause della morte. Uno dei medici legali nominati come periti dalla Procura di Patti, la prof. Elvira Ventura Spagnolo, che ha eseguito l’autopsia sul corpo della dj 43enne, ha smentito le remote ipotesi di un possibile decesso per strangolamento della donna.
“Non ho parlato di strangolamento di Viviana Parisi”, ha specificato il medico ma “soltanto di fratture”, perché “le condizioni del cadavere non permettono di esprimersi in tal senso”.