Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie di oggi: avaria in una sottostazione, blackout a Odessa
La guerra in Ucraina è al 346esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di sabato 4 febbraio 2023
Sono trascorsi 346 giorni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, dopo l’attacco di Putin iniziato il 24 febbraio 2022. Smentita la notizia che sì starebbe attuando un piano di pace che prevederebbe che l’Ucraina sarebbe pronta a cedere il 20% del suo territorio. Nel frattempo Putin ha parlato di nuova forma di “ideologia del nazismo” dopo che la Germania ha deciso di inviare i carri armati Leopard a Kiev. Dagli Usa fanno inoltre sapere che i fondi sequestrati ai russi saranno destinati al paese ucraino.
Il racconto della giornata
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In arrivo 160 carri Leopard dalla Germania
Secondo quanto riportato da Handelsblatt, che cita ambienti industriali tedeschi, l’Ucraina potrebbe ricevere fino a 160 carri armati Leopard 1. Le società Rheinmetall e Flensburger Fahrzeugbau (Ffg) potrebbero riparare gran parte dei loro veicoli esistenti e renderli disponibili per l’esportazione in Ucraina, dopo il via libera del governo di Berlino a inviare carri armati Leopard 1 a Kiev.
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Medvedev: attaccare Crimea significa attaccare la Russia“Il diritto internazionale rispetta la volontà del popolo. La Crimea è Russia. Attaccare la Crimea significa attaccare la Russia e un’escalation del conflitto. La banda ucraina di tossicodipendenti deve capire che tali attacchi saranno affrontati con inevitabili ritorsioni con armi di qualsiasi tipo”. Lo scrive su Twitter il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.
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Kiev, infrastrutture critiche Odessa ricollegate a elettricitàL’infrastruttura critica di Odessa è stata ricollegata alla rete elettrica dopo l’incidente a una delle sottostazioni ad alta tensione della regione. Lo ha riferito Volodymyr Kudrytskyi, ad dell’operatore energetico Ukrenergo, citato da RBC-Ucraina. “Attualmente, l’infrastruttura critica della città – i sistemi di approvvigionamento idrico e di riscaldamento – è stata ripristinata”, ha affermato Kudrytskyi. L’ad ha ricordato che dal 10 ottobre e soprattutto negli ultimi due mesi, tutte e tre le sottostazioni che riforniscono Odessa e la regione sono state danneggiate da diversi attacchi. Di conseguenza, l’affidabilità dell’alimentazione elettrica della regione è notevolmente diminuita. Ukrenergo si sta attualmente concentrando sul ripristino di una delle sottostazioni nella regione di Odessa colpita da un incidente “significativo”.
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Kiev, 500 mila persone rimaste senza elettricità a OdessaMezzo milione di persone è rimasto senza elettricità a seguito dell’incidente “significativo” avvenuto in una sottostazione elettrica a Odessa, nel sud dell’Ucraina. Lo riporta il Guardian. Il colonnello ucraino Maksym Marchenko ha spiegato su Telegram che “si è verificato un grave incidente in una delle strutture energetiche dell’operatore energetico Ukrenergo, che ha provocato un incendio”. Per questo motivo, “la regione di Odessa e la città di Odessa sono rimaste quasi completamente prive di energia. Ad oggi, quasi 500.000 utenti non hanno elettricità”.
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Prostituzione a Kiev, arrestato funzionario poliziaLe autorità ucraine hanno arrestato il vice capo del dipartimento per l’immigrazione della polizia nazionale ucraina con l’accusa di aver organizzato e coperto un giro di prostituzione in tutta Kiev. Lo ha dichiarato il procuratore della città, secondo quanto riportato da Ukrinform. Su richiesta dell’ufficio del procuratore della capitale, il tribunale distrettuale di Pechersk ha deciso di porre in custodia cautelare per due mesi senza cauzione il funzionario che si ritiene abbia coperto le attività di un gruppo criminale legate alla prostituzione. La procura ha ricordato che l’ufficiale delle forze dell’ordine è stato arrestato questa settimana nell’ambito di una retata su larga scala per smascherare un’organizzazione i cui membri hanno creato una rete di bordelli a Kiev e hanno coinvolto donne nella prostituzione. Sono state condotte più di 30 perquisizioni, anche nei locali dell’ufficio di polizia nazionale. Quindici sospetti membri della banda sono stati arrestati.
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Wsj: "Cina aiuta Russia in Ucraina, fornisce tecnologia"La Cina sta fornendo a Mosca la tecnologia di cui l’esercito russo ha bisogno per la guerra in Ucraina nonostante le sanzioni internazionali e i controlli all’export. Lo riporta il Wall Street Journal sulla base di un’analisi dei dati doganali, dai quali emerge che aziende statali cinesi della difesa stanno spedendo attrezzature per la navigazione, tecnologia e componenti per jet da combattimento a società statali russe sanzionate.
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Mosca: Ue continua a sostenere regime neonazista di Kiev“L’evento tenutosi il 3 febbraio a Kiev ha confermato ancora una volta che per indebolire la Russia e servire le aspirazioni egemoniche degli Stati Uniti e della NATO, l’Unione europea continua a sostenere sconsideratamente il regime neonazista di Kiev”. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata da Ria Novosti. “Questo cancella completamente i principi su cui una volta era costruita l’Ue”, ha aggiunto Zakharova. “Non meno ipocriti sono gli appelli alla pace delle pecore dell’UE in condizioni in cui dichiarano la loro disponibilità a investire nella continuazione delle ostilità ‘per tutto il tempo necessario'” con la fornitura di armi, ha affermato la portavoce.
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Ucraina, Usa: soldi sequestrati a oligarca russo vanno a KievIl ministro della Giustizia americano, Merrick Garland, ha autorizzato il trasferimento all’Ucraina di soldi sequestrati all’oligarca russo Konstantin Malofeyev. Lo hanno riferito i media americani, precisando che l’iniziativa e’ stata annunciata da Garland al procuratore generale ucraino Andriy Kostin durante un incontro a Washington. “Ho autorizzato il primo trasferimento in assoluto all’Ucraina di beni russi confiscati”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Usa. Il denaro andrà al dipartimento di Stato “per sostenere il popolo ucraino” ha aggiunto. Kostin ha accolto con favore l’iniziativa, che frutterà 5,4 milioni di dollari di beni confiscati da destinare alla “ricostruzione dell’Ucraina”.
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Incidente a sottostazione elettrica, black out a Odessa
Odessa e parti della regione di cui è capoluogo sono rimaste senza elettricità a causa di un’avaria in una sottostazione. Lo ha reso noto l’ufficio stampa dell’azienda che gestisce la rete elettrica locale, Dtek. “Nella mattina del 4 febbraio c’è stata la seconda avaria delle ultime 24 ore nella sottostazione di Npc Ukrenergo. In conseguenza di ciò, Odessa e parti della regione sono temporaneamente senza energia elettrica”, si legge nel comunicato.
L’Ucraina ha così imposto un blackout di emergenza dopo l’ “incidente tecnologico”, a causa dei danni riportati dagli attacchi russi. Lo ha riportato il Guardian. Le autorità hanno ordinato di portare generatori nell’area. Una turbina a gas fornita dagli Stati Uniti sarà poi portata nella città meridionale ucraina. Questa mattina, il media Nexta ha pubblicato filmati che mostrerebbero la sottostazione energetica in fiamme. I tecnici sono ora all’opera per ripristinare le forniture.
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Il Portogallo invierà carri armati Leopard 2 a KievIl Portogallo invierà carri armati Leopard 2 in Ucraina, ha detto oggi il primo ministro António Costa spiegando di essere in trattative con la Germania per ottenere le parti necessarie per la riparazione dei tank al momento in disuso nelle forze armate portoghesi. Il premier non ha specificato quanti ne saranno inviati. “Stiamo attualmente lavorando per poter dare alcuni dei nostri carri armati”, ha detto Costa all’agenzia di stampa Lusa durante un viaggio nella Repubblica Centrafricana, come riporta il Guardian. “So quanti carri armati saranno inviati in Ucraina ma sarà annunciato al momento opportuno”. L’ammiraglio António Silva Ribeiro, capo delle forze armate portoghesi, ha dichiarato il mese scorso che il Portogallo aveva 37 carri armati Leopard 2, ma è stato ampiamente riportato dai media locali che la maggior parte sono inutilizzabili.
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Ok Ue-G7 al price cap sui derivati del petrolio russoL’Unione europea e il G7 hanno adottato in via definitiva l’accordo sul price cap per i prodotti petroliferi raffinati russi trasportati via mare verso i Paesi terzi. L’intesa, licenziata nella serata di ieri dagli ambasciatori dei Ventisette, prevede una soglia di 100 dollari al barile per i prodotti raffinati di alta qualità, come il diesel, e di 45 per i prodotti di bassa fascia, come la nafta. La misura entrerà in vigore domani. Il cap si aggiunge a quello già approvato sul petrolio russo (fissato a 60 dollari al barile), in vigore dal dicembre 2022.
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Medvedev, "Sì al nucleare se Kiev attacca regioni russe"
La risposta di Mosca agli attacchi di Kiev alla Crimea o a qualsiasi altra regione russa “profonda” sarà dura e convincente: “Secondo la nostra dottrina nucleare, la Russia può usare armi nucleari se armi nucleari o di altro tipo di distruzione di massa vengono usate contro la Russia o i suoi alleati, se riceve informazioni verificate sull’avvio di missili balistici per attaccare la Russia o i suoi alleati, in caso di aggressione convenzionale se l’esistenza dello Stato è in pericolo”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev in un’intervista ripresa dalla Tass.
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Missile su ambulanza a Bakhmut, morto medico Usa
“Stava evacuando i civili e curando i feriti quando la sua ambulanza è stata colpita dal fuoco russo a Bakhmut. È morto facendo ciò che gli dava la vita e ciò che amava, e salvando un membro del suo team con il proprio corpo”, ha reso noto su Instagram la moglie di Pete Reed, 34 anni, medico Usa volontario ucciso da un missile a poche settimane dal suo arrivo nella città orientale al centro di feroci combattimenti. La notizia della morte è stata data ieri dalla Global Response Medicine, l’organizzazione che aveva fondato, ma non c’erano ancora dettagli. Reed aveva guidato team medici a Mosul, in Iraq, curando oltre 10mila pazienti.
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Ucraina, Stato Maggiore: "Colpite basi temporanee russe"
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine ha riferito di aver colpito basi temporanee delle truppe russe almeno otto volte e ha anche preso di mira un punto di controllo. Le forze ucraine hanno abbattuto quattro droni di tipo Orlan-10 e hanno colpito il sistema di lanciafiamme pesante russo TOS-1, si legge in un comunicato. Nell’ultimo giorno, l’esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi vicino a nove insediamenti, tra cui Hrekivka, Nevske, Kreminna e Dibrova nell’oblast di Lugansk, nonché Verkniokamianske, Krasna Hora, Paraskoviivka, Bakhmut e Ivanivske nell’oblast di Donetsk. Lo stato maggiore ha anche riferito che l’esercito russo ha lanciato tre missili, 20 attacchi aerei e oltre 90 attacchi con lanciarazzi multipli contro l’Ucraina, prendendo di mira le infrastrutture civili nelle regioni di Kharkiv e Mykolaiv, provocando vittime.
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Liberati 63 soldati russi
Al termine di un “complesso processo di negoziato”, sono stati liberati 63 militari russi che erano prigionieri in Ucraina. Lo fa sapere il ministero russo della Difesa precisando che il gruppo comprende anche alcuni soldati appartenenti a “categoria sensibile” e che la loro liberazione è avvenuta con uno scambio, reso possibile dalla mediazione della leadership ucraina.
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30mila soldati russi a Mariupol
Nell’ultima settimana sono arrivati a Mariupol tra i 10 e i 15 mila militari russi, portando a 30mila il numero totale dei soldati della Federazione nella città sudorientale ucraina occupata. Lo riferisce il consigliere del sindaco in esilio Petro Andryushchenko, citato da Unian. “Ci sono circa 30.000 occupanti, concentrati a Mariupol e nel distretto”. Per queste truppe la priorità sembra essere l’attacco a Vugledar e Zaporizhzhia, ha detto.
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Ucraina, allarme aereo in tutte le regioni
L’allarme aereo in tutte le regioni dell’Ucraina è stato annunciato questa mattina dopo la segnalazione del gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun. Sulla Bielorussia si è alzato in volo infatti l’aereo di sorveglianza radar a lungo raggio russo A-50U, che raccoglie dati sugli obiettivi per i prossimi attacchi della Federazione Russa.
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Germania: "Abbiamo prove di crimini di guerra"
La Germania ha raccolto prove di crimini di guerra in Ucraina: lo ha detto – ripreso dal Guardian – il procuratore generale tedesco Peter Frank in un’intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag nella quale ha sottolineato che esistono le premesse per un processo a livello internazionale. “Attualmente – ha aggiunto il procuratore – ci stiamo concentrando sulle uccisioni di massa a Bucha e sugli attacchi contro le infrastrutture civili ucraine”.
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Usa, Blinken: "Solo la Russia può mettere fine alla guerra"
“Solo la Russia può mettere fine a questa guerra non provocata. Finché non lo farà, noi resteremo al fianco dell’Ucraina, per tutto il tempo che sarà necessario”. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken, commentando l’annuncio dato oggi di nuovi pacchetti di aiuti destinati agli ucraini. Gli Usa invieranno sistemi di difesa aerea e contro i droni, oltre a veicoli blindati di fanteria, missili anticarro Javelin, munizioni e razzi convenzionali a lungo raggio.
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A fuoco un centro commerciale bombardato a Kherson
Un enorme incendio è scoppiato nel centro commerciale Epicentr K di Kherson dopo l’attacco di artiglieria della Russia, lo riferisce il servizio stampa della compagnia. Non ci sono ancora informazioni sulle vittime. Ieri, i bombardamenti russi hanno distrutto un asilo a Zolota Balka, nel sud dell’oblast di Kherson, secondo l’amministrazione militare regionale citata dal Kyiv Independent. Le forze russe hanno iniziato a bombardare indiscriminatamente le aree liberate dell’oblast di Kherson dopo il ritiro.
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Usa, fondi russi sequestrati saranno destinati Kiev
Il ministro della Giustizia americano Merrick Garland ha annunciato il primo trasferimento di fondi russi confiscati, con l’obiettivo di aiutare l’Ucraina. Lo riporta la Cnn. “Annuncio che ho autorizzato il primo trasferimento in assoluto di fondi russi sequestrati, destinati all’Ucraina”, ha detto Garland aggiungendo che i beni confiscati hanno fatto seguito all’incriminazione dell’oligarca Konstantin Malofeyev ad aprile. Questa somma andrà al Dipartimento di Stato americano “per sostenere il popolo ucraino”, ha affermato il ministro. Il procuratore generale ucraino Andrii Kostine, presente al suo fianco, ha accolto con favore tale trasferimento pari a “un importo di 5,4 milioni di dollari” per “ricostruire l’Ucraina. Tutti gli ucraini hanno, in un modo o nell’altro, sofferto di questa guerra. Dobbiamo garantire che il popolo ucraino riceva un risarcimento per l’enorme danno subito”, ha scritto su Twitter.
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Lavrov: "Piano Occidente fallirà"
Il ministro degli Esteri russo, nel corso di un’intervista televisiva, ha detto che “tutta la Nato combatte contro la Russia” e che i Paesi occidentali puntano a risolvere “la questione russa” infliggendo al Paese una tale sconfitta in modo che essa “non possa riprendersi per decenni. “La Russia ne uscirà più forte, il piano dell’Occidente fallirà”, ha aggiunto il ministro.
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Putin a Volgograd: "Fiduciosi in noi e nella nostra vittoria"
Il presidente russo Putin ha tenuto un discorso nella ex Stalingrado per la commemorazione dell’80esimo anniversario della battaglia vinta dalle truppe sovietiche su quelle tedesche. “L’ideologia del nazismo nella sua forma moderna rappresenta di nuovo una minaccia per la Russia; è incredibile, ma siamo di nuovo minacciati da carri armati Leopard tedeschi”, ha dichiarato Putin.
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Piano pace, la smentita
Giallo su un presunto piano di pace Usa per l’Ucraina con grandi concessioni alla Russia. Secondo Newsweek, che cita il quotidiano svizzero-tedesco Neue Zürcher Zeitung (NZZ), il capo della Cia William Burns avrebbe offerto a Vladimir Putin un quinto del territorio ucraino – pari circa alle dimensioni del Donbass – per porre fine alla guerra in corso come parte di un piano di pace elaborato per conto del presidente Joe Biden. Su questo presunto piano è arrivata anche la smentita della Casa Bianca. Il vice portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Sean Davitt ha dichiarato al settimanale che la notizia “non è accurata” e che la Cia direbbe lo
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Olimpiadi Parigi 2024, Usa: “Russi e bielorussi con bandiera neutrale”
Gli Stati Uniti sostengono il blocco degli atleti russi e bielorussi alle Olimpiadi di Parigi del 2024 a meno che non sia “assolutamente chiaro” che non rappresentino i rispettivi Paesi. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Katerine Jean-Pierre, mentre la partecipazione di russi e bielorussi ai Giochi è oggetto di crescente dibattito: Kiev vuole che siano banditi dalle competizioni, una richiesta sostenuta dai Paesi baltici e dalla Polonia, mentre il Comitato olimpico russo ritiene debbano poter partecipare senza restrizioni. Il Comitato olimpico internazionale ha recentemente proposto una tabella di marcia per organizzare il ritorno degli atleti banditi sotto bandiera neutrale, a condizione che “non abbiano sostenuto attivamente la guerra in Ucraina”.