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Guerra Ucraina Russia, le ultime notizie. Biden: "Manderemo 31 carri armati Abrams a Kiev"

La guerra in Ucraina è al 340esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di domenica 29 gennaio 2023

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Sono trascorsi 340 giorni dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia, dopo l’attacco di Putin iniziato il 24 febbraio 2022. Mosca continua a minacciare l’escalation a seguito dell’invio dei carri armati Leopard dalla Germania e al rinnovato appoggio degli Usa all’Ucraina. Tuttavia, il cancelliere tedesco Olaf Scholz assicura che verrà evitato “a tutti i costi” il conflitto Russia-Nato, dunque verrebbe scongiurata l’escalation minacciata da Mosca.

Il racconto della giornata

  1. Zelensky ringrazia l'Italia e gli alleati per gli aiuti militari

    Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ringraziato l’Italia tra i partner che hanno inviato a Kiev gli aiuti militari. “Questa settimana abbiamo ottenuto risultati significativi nel campo della difesa nelle relazioni con Stati Uniti, Germania, Polonia, Canada, Belgio, Norvegia, Italia e altri Paesi. La prossima settimana non dovrà essere da meno” ha sottolineato Zelensky su Telegram, dopo aver affermato che “il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria”.

  2. Bombardamenti russi a tappeto su Kherson: colpito anche un ospedale

    Nelle ultime ore la città ucraina di Kherson è stata nel mirino di massicci raid da parte dell’aviazione russa che ha colpito una zona residenziale e un ospedale, provocando almeno tre vittime e cinque feriti. Lo riporta l’agenzia stampa Unian, citando le autorità locali, secondo le quali a partire dalla mezzanotte la cittadina è stata bombardata sette volte.

  3. Tajani: "Non invieremo mai armi offensive"

    “La situazione della guerra in Ucraina è molto difficile, siamo molto preoccupati, lavoriamo tutti per la pace e noi, come ha deciso il Parlamento, siamo pronti a inviare armi difensive. Non invieremo mai armi offensive perché noi non siamo in guerra con la Russia, non abbiamo nulla con il popolo russo, stiamo soltanto difendendo l’indipendenza dell’Ucraina”. Così ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Mezz’ora in più su Rai3.

  4. Militari ucraini arrivati in Gran Bretagna per l'addestramento all'uso dei tank Challenger

    Equipaggi di carri armati ucraini sono arrivati in Gran Bretagna per iniziare l’addestramento all’uso dei tank Challenger 2 che verranno forniti da Londra. Lo rende noto su Twitter il ministero britannico della Difesa, Ben Wallace.

  5. Wiper, la nuova minaccia della cyberwar

    La nuova allerta del cybercrime si chiama “Wiper”, una tipologia di file particolarmente, in grado di cancellare definitivamente documenti e file, mettendo fuori uso le infrastrutture critiche. Gran parte di questi virus sono emersi nel 2022 e hanno agito contro Kiev. Secondo gli esperti, l’avanzata dei wiper rispetto ai ransomware sarebbe testimoniata anche da un fattore: il calo significativo dei pagamenti per i riscatti. La società Chainalysis afferma infatti che i gruppi di ransomware hanno estorto nel 2022 circa 300 milioni di dollari in meno rispetto all’anno precedente.

  6. Kiev smentisce la Wagner: "Respinto attacco russo vicino a Blahodatne nel Donetsk"

    Le forze armate ucraine hanno annunciato di aver respinto un attacco vicino a Blahodatne, nella regione orientale di Donetsk, dopo che il gruppo mercenario russo Wagner ha affermato di aver conquistato il villaggio. Le forze di Kiev “hanno respinto gli attacchi vicino a Blahodatne” e ad altri 13 insediamenti nella regione di Donetsk, ha riferito lo Stato maggiore ucraino. In precedenza, il gruppo militare privato russo aveva affermato che le sue unità avevano preso del villaggio: “Blahodatne è sotto il nostro controllo”, aveva dichiarato il capo di Wagner, Yevgeny Prigozhin.

  7. Un gruppo di militari Usa preme sul Pentagono per l'invio degli F-16 a Kiev

    Un gruppo di militari americani preme sul Pentagono perché approvi l’invio all’Ucraina di aerei caccia F-16. Lo scrive il sito Politico, citando tre persone ben informate. “Non penso siamo contrari”, ha detto un alto funzionario del ministero, sottolineando che ancora non è stata presa una decisione.

  8. Seul chiude le porte a disertori russi, 5 vivono in aeroporto da mesi

    Cinque disertori russi sono bloccati da mesi nell’aeroporto internazionale di Incheon in Corea del Sud dopo che le autorità di Seui si sono rifiutate di accoglierli come rifugiati. Si tratta di cittadini russi fuggiti dal loro Paese dopo l’ordine di mobilitazione militare generale per combattere in Ucraina dato dal presidente Vladimir Putin. Tre sono arrivati ​​a ottobre, gli altri due a novembre, ha detto il loro avvocato Lee Jong-chan. Le loro domande per lo status di rifugiato sono state respinte dal ministero della Giustizia sudcoreano, lasciandoli bloccati nell’area di partenza per mesi in attesa di una sentenza sul loro appello, ha spiegato il legale alla Cnn. “Gli viene fornito un pasto al giorno, che è il pranzo – ha detto Lee – Per il resto della giornata vivono di pane e bevande”.

  9. Corea del Nord nega invio armi a Mosca

    La Corea del Nord ha negato di aver fornito armi a Mosca dopo l’accusa degli Stati Uniti a Pyeongchang di aver fornito razzi e missili al gruppo militare privato russo Wagner. Secondo Washington, la Wagner è un’organizzazione criminale transnazionale, dato che il commercio di armi con il regime di Kim Jong-un è una violazione delle Nazioni Unite sanzioni. La Casa Bianca ha mostrato fotografie dell’intelligence statunitense in cui si afferma che i vagoni ferroviari russi entrano nella Corea del Nord, raccolgono razzi e missili di fanteria e tornano in Russia.

  10. Biden: "Manderemo 31 carri armati Abrams a Kiev"

    Gli Stati Uniti invieranno 31 tank Abrams all’Ucraina, “l’equivalente di un battaglione ucraino”. Lo ha annunciato il presidente americano Joe Biden alla Casa Bianca, aggiungendo che “gli Abrams sono i tank più potenti al mondo”. “Non c’è nessuna minaccia alla Russia in tutto questo”. “Aiutiamo l’Ucraina a difendersi”, ha sottolineato il presidente americano, “la nostra non è un’offensiva contro la Russia”. Biden ha quindi precisato che gli Stati Uniti inizieranno “al più presto” l’addestramento dell’esercito ucraino nell’utilizzo di questi mezzi, sottolineando che “servirà tempo” prima che i carri vengano dispiegati sul campo di battaglia.

  11. Ucraina, colloqui accelerati per l’invio dei missili a lungo raggio

    Le autorità di Kiev stanno portando avanti colloqui accelerati con i propri alleati per la fornitura di missili a lungo raggio, necessari per impedire i bombardamenti russi sulle città ucraine. Lo ha detto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, in un intervento per l’emittente Freedom. “Abbiamo bisogno di missili che distruggano i loro depositi”, ha detto il consigliere presidenziale. Solo nella Penisola di Crimea, secondo Podolyak, vi sarebbero più di 100 depositi di artiglieria russa.

  12. Nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia

    L’Ucraina ha imposto nuove sanzioni contro Russia e Bielorussia: nella lista, 182 società e tre individui. “I loro beni in Ucraina sono bloccati, le loro proprietà saranno utilizzate per la nostra difesa”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Come ha riferito il consiglio di Sicurezza e Difesa di Kiev, le
    società sanzionate si occupano principalmente di trasporto di merci, noleggio di veicoli e produzione di prodotti chimici.

  13. Kiev: "Ucraina ha respinto attacchi russi nel Lugansk e nel Donetsk"

    Il ‘Kiev Independent’ riporta un comunicato dello Stato Maggiore delle forze armate di Kiev, secondo il quale l’Ucraina avrebbe respinto ripetuti assalti russi nelle città di Dibrova e Bilohorivka nell’oblast di Lugansk, e nei pressi di Yampolivka, Verkhnokamianske, Rozdolivka, Sil, Blahodatne, Paraskoviivka, Bakhmut, Ivanivske, Klishchiivka, Novomykhailivka, Vodiane, Marnka, Pobieda, Vuhledar nell’oblast di Donetsk. Il totale è di 16 attacchi russi respinti da Kiev che ha colpito anche alcuni punti sensibili di Mosca, come due aree di controllo e un deposito di munizioni.

  14. Olaf Scholz chiamerà Putin per parlare dei negoziati

    Il cancelliere tedesco Olaf Scholz, parlando con la stampa tedesca, ha rivelato che presto chiamerà Vladimir Putin per parlare di negoziati. Le sue parole: “Parlerò di nuovo con Putin al telefono, perché è necessario parlarci. Spetta a Putin ritirare le truppe dall’Ucraina e fermare questa terribile guerra insensata che è già costata centinaia di migliaia di vite umane”. Scholz attribuisce interamente a Putin la responsabilità del conflitto, ricordando che tra lui e il leader russo ci sono state altre conversazioni telefoniche che “non sono state in tono scortese”, ma che lo zar è intenzionato a continuare fino a quando non annetterà “parti del Paese vicino” con la forza.

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