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CRONACA ESTERA

Guerra Ucraina-Russia, ultime notizie di oggi: Zelensky non esclude l'uccisione di Putin, replica del Cremlino

La guerra in Ucraina è al 636esimo giorno. Tutti i principali aggiornamenti in diretta di martedì 21 novembre 2023

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra in Ucraina è giunta al 636esimo giorno. Lunedì 20 novembre le forze ucraine sono state impegnate nel contenere i crescenti attacchi russi intorno alla città orientale di Bakhmut, con le truppe ucraine che hanno ottenuto qualche successo anche dopo aver attraversato la sponda orientale del fiume Dnipro, nella regione meridionale di Kherson. Volodymyr Fityo, portavoce delle forze di terra ucraine, ha detto che le truppe russe hanno concentrato gli attacchi su Klishchiivka, un villaggio vicino sulle alture riconquistate dalle forze ucraine a settembre. Nel frattempo Volodymyr Zelensky non esclude che, se si presentasse l’occasione, Kiev ucciderebbe Vladimir Putin. Immediata la replica del Cremlino.

Nell’est, invece, i combattimenti si sono concentrati sulla città altrettanto devastata di Avdiivka, ancora in mano ucraina dopo 20 mesi di guerra e dopo più di un mese di attacchi russi

Il racconto della giornata

  1. 32 generatori dalla Lettonia all'Ucraina

    La Russia è tornata a colpire le infrastrutture energetiche ucraine in vista dell’inverno. Per contrastare le azioni russe la Lettonia ha donato 32 generatori di elettricità a gasolio, destinati soprattutto alle scuole.

  2. L'Iran potrebbe fornire missili all'esercito russo

    Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa ha detto in un briefing che gli Stati Uniti sospettano che l’Iran potrebbe fornire missili balistici alla Russia.

  3. L'oppositore Navalny di nuovo in isolamento: è la 23esima volta in 15 mesi

    Alexey Navalny, oppositore di Putin in carcere dal gennaio 2021, ha denunciato di essere stato nuovamente messo in isolamento: è la 23esima volta dall’agosto del 2022 e al termine di questi 15 giorni di punizione il totale sarà salito a 266 giorni. Lo riportano Meduza e altri media, citando i suoi profili social.

  4. Tajani conferma l'impegno dei ministri G7 per le infrastrutture energetiche: "Sarà prioritario"

    Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, tramite X, rende noto che alla riunione dei ministri del G7 “Abbiamo confermato impegno del nostro Governo per le infrastrutture energetiche, fondamentali per ricostruzione Ucraina. Il sostegno all’Ucraina sarà prioritario anche per la presidenza italiana del G7 e per la Conferenza di ricostruzione che ospiteremo nel 2025”

  5. Zelensky: "Ue apra i negoziati, non diamo vittoria a Putin"

    “Vorrei che l’apertura dei negoziati di adesione all’Ucraina si basasse su fatti concreti, non ci aspettiamo regali e capiamo che si tratta di un processo di merito. Ma abbiamo rispettato le 7 raccomandazioni al 100% e questa decisione sarebbe importante per mobilitare il popolo ucraino e mostrerebbe che difendiamo i nostri valori coi fatti e non solo con le parole: se non saremo uniti daremo una extra vittoria a Vladimir Putin“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine dell’incontro con Charles Michel e Maia Sandu, citato dall’Ansa.

  6. Zelensky: "Eliminare Putin? Abbiamo il diritto di difenderci". La reazione del Cremlino

    L’Ucraina coglierebbe l’occasione di uccidere il presidente russo Vladimir Putin se si presentasse: lo ha fatto capire il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista al tabloid britannico The Sun. Rispondendo a questa domanda, infatti, ha affermato: “Questa è la guerra, e l’Ucraina ha tutto il diritto di difendere la sue terra“. Immediata la risposta del Cremlino, che attraverso il portavoce Dmitry Peskov ha sostenuto – citato dall’agenzia Interfax – che “hanno minacciato verbalmente Putin a vari livelli e molte volte. Siamo perfettamente consapevoli di questo, ma non ci riusciranno”.

  7. Putin: "Occidente usa diritti umani per assicurarsi il dominio"

    I Paesi occidentali tentano di “usare la dottrina dei diritti umani per distruggere la sovranità degli Stati e assicurarsi il dominio”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio a una conferenza internazionale a Mosca in occasione del 75° anniversario dell’adozione della Dichiarazione universale sui diritti umani. Putin, citato dall’agenzia Tass e ripreso dall’Ansa, ha anche accusato il Consiglio d’Europa e il Consiglio per i diritti umani dell’Onu (Unhrc) di “parzialità” in merito al conflitto in Donbass. A causa di questa posizione, ha aggiunto il presidente, “la Russia ha dovuto rinunciare alla sua presenza in queste strutture, ma continuando a rispettare i propri obblighi nel campo dei diritti umani”.

  8. Michel in visita lampo a Kiev, vede Zelensky

    Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, si trova a Kiev per una visita lampo nel corso della quale incontrerà Volodymyr Zelensky e parteciperà alla cerimonia per la commemorazione dei dieci anni dell’Euromaidan (o la rivoluzione della dignità, per gli ucraini). Michel inoltre vedrà la presidente moldava Maia Sandu, anche lei a Kiev. È il quinto viaggio di Michel in Ucraina. Al centro dei colloqui, a quanto si apprende, il processo di adesione all’Union. Lo riferisce l’Ansa.

  9. Zelensky: "Rivolta Maidan fu prima vittoria guerra odierna"

    La rivolta di Maidan di 10 anni fa fu “la prima vittoria della guerra di oggi”: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un videomessaggio pubblicato su X e ripreso dall’Ansa in occasione della Giornata della Dignità e della Libertà. “Quella di allora, di fatti, fu la prima vittoria della guerra di oggi” contro l’invasore russo, ha detto Zelensky nel suo videomessaggio. “La vittoria contro l’indifferenza. La vittoria del coraggio. La vittoria della Rivoluzione della Dignità”, ha proseguito il leader ucraino. “Dieci anni fa abbiamo iniziato un nuovo capitolo nella nostra lotta. Dieci anni fa gli ucraini lanciarono la loro prima controffensiva. Contro l’illegalità e il tentativo di derubarci del nostro futuro europeo. Contro la non-libertà – ha scritto poi Zelensky sui social -. Anno dopo anno, passo dopo passo, facciamo ogni sforzo per garantire che, tra le altre stelle sulla bandiera dell’UE, che rappresenta l’unità delle nazioni europee, brilli anche la nostra stella. La stella ucraina”. “Solo i forti possono essere uniti. Uniti, perché diventino liberi. Liberi, affinché abbiano dignità. Per amore dei tempi nuovi – conclude -. Buona Giornata della Dignità e della Libertà alle persone forti del Paese forte. Gloria all’Ucraina!”.

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  10. Attacchi russi con missili e droni, colpito un ospedale

    L’ospedale di Selydove nel Donetsk, un edificio di una miniera di Kotlyarevska e altre infrastrutture civili sono state colpite da droni kamikaze e missili russi nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto l’Aeronautica militare di Kiev, citata dall’Ansa. Non è chiaro per il momento se l’ospedale sia ancora operativo, né se gli attacchi abbiano provocato ferito o vittime. Le forze russe hanno lanciato quattro missili guidati, un missile da crociera e 11 droni kamikaze: le difese aeree di Kiev hanno abbattuto il missile da crociera e 10 droni.

  11. Mosca, abbattuti droni Kiev su oblast russe Kursk-Oryol

    Mosca afferma di aver abbattuto stanotte un drone ucraino sulla regione russa di Kursk e un altro su quella di Oryol. Lo riportano i media locali.

  12. Russia e Ucraina si scambiano i corpi di decine di caduti

    La Russia e l’Ucraina si sono restituite reciprocamente decine di corpi di soldati rimasti uccisi nel conflitto. Lo riferiscono responsabili di entrambi i Paesi citati dalla testata Rbc. Sono 94 i corpi di soldati ucraini restituiti al loro Paese, secondo quanto ha fatto sapere il quartier generale ucraino per i prigionieri di guerra sul suo canale Telegram. Mentre alla Russia sono stati consegnati i corpi di 80 caduti, secondo quanto ha detto a Rbc il deputato della Duma Shamsail Saraliev, membro del gruppo di coordinamento parlamentare per le operazioni militari. La parte ucraina ha fatto sapere che lo scambio è avvenuto con l’assistenza e la partecipazione attiva dei rappresentanti del Comitato internazionale della Croce rossa.

  13. Ucraina: visita a sorpresa ministro Difesa tedesco Pistorius

    Il ministro della Difesa tedesco  Boris Pistorius è arrivato oggi in treno a Kiev, per una visita  a sorpresa volta a riaffermare il sostegno di Berlino all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia. Pistorius dovrebbe intrattenere colloqui con il suo omologo ucraino RustemUmierov e con il presidente Volodymyr Zelensky.

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