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CRONACA ESTERA

Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi. Filorussi arrestano due sacerdoti

Le ultime notizie dalla guerra in Ucraina, giunta al 276° giorno: sul Mar Nero sono stati arrestati due sacerdoti con l'accusa di attività sovversiva

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: Aggiornato:

La guerra tra Ucraina e Russia è arrivata al 276esimo giorno. Le forze russe ieri hanno nuovamente bombardato la città ucraina di Kherson e sono state segnalate vittime tra la popolazione civile: sono iniziate pertanto le evacuazioni governative disposte dal governo di Kiev. Dalla capitale, intanto, il presidente Zelensky non lesina critiche contro l’amministrazione di Vitali Klitschko per la gestione dei migranti. Lo stesso leader ha ribadito inoltre come senza accordo sulla Crimea non vi siano spiragli per la pace contro la Russia.

Il racconto della giornata

  1. Berdyansk, filorussi arrestano due sacerdoti: sono accusati di attività sovversiva

    A Berdyansk, a ovest di Mariupol, l’amministrazione dell’occupazione russa ha arrestato due sacerdoti della Chiesa greco-ucraina. Ivan LevystkyBohdan Geleta, questi i nomi, sono rispettivamente parroco e vicario presso la Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria. La notizia è stata riportata da ‘Vatican News’, che scrive che i due sacerdoti sarebbero accusati di attività sovversiva in quanto sarebbero stati trovati in possesso di armimunizioni e libri sulla storia dell’Ucraina. L’Esarcato di Donetsk chiede l’immediata liberazione dei due religiosi.

  2. Kiev: "Il ministro bielorusso potrebbe essere stato avvelenato"

    “Vladimir Makei, 64 anni, ministro degli Esteri bielorusso, è morto. Ci sono voci secondo le quali potrebbe essere stato avvelenato. Makei era considerato un possibile successore di Lukashenko. Era uno dei pochi a non essere sotto l’influenza russa. Le voci dicono che questo potrebbe essere un avvertimento per Lukashenko”. Lo ha scritto su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino.

  3. Mosca: "scioccati" per la morte del ministro degli Esteri bielorusso

    Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo Serghei Lavrov, ha affidato al suo canale Telegram la diffusione della reazione alla notizia dell’improvvisa morte di Vladimir Makei, ministro degli Esteri della Bielorussia: “Siamo scioccati”.

  4. Bielorussia: morto improvvisamente il ministro degli Esteri

    Il ministro degli Esteri della Bielorussia, Vladimir Makei, è morto all’età di 65 anni. Lo riferisce l’agenzia bielorussa Belta. “Il ministro degli Esteri Vladimir Makei è morto improvvisamente”, ha detto il portavoce del dicastero Anatoly Glaz.
    Lunedì prossimo Makei avrebbe dovuto incontrare il suo omologo russo Serghei Lavrov.

  5. Kiev: nella capitale in 130mila ancora senza elettricità

    Almeno 130.000 abitanti sono ancora senza elettricità nella capitale ucraina Kiev dopo gli attacchi delle forze russe di mercoledì scorso che hanno causato massicci blackout in tutte le regioni del Paese: lo ha reso noto l’amministrazione locale, come riporta il Kyiv Independent. Alle 9:30 di questa mattina, invece, l’erogazione dell’acqua era stata completamente ripristinata in tutte le aree della capitale.

  6. Premier polacco Morawiecki in visita a Kiev

    Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki è arrivato a Kiev oggi, riporta Kiev Independent. La visita di Morawiecki coincide con la giornata del ricordo delle vittime dell’Holodomor, la carestia provocata dall’Urss in Ucraina, che ha ucciso milioni di persone nel 1932-1933.

  7. Metsola: in arrivo generatori elettrici da tutta Ue

    “Siamo al fianco dei cittadini ucraini e doneremo generatori da tutta Europa per alimentare le loro case e illuminare la notte. Insieme attraverseremo l’oscurità causata dalle bombe del Cremlino”. Così in un tweet la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, indicando che la campagna ‘Generatori di speranza’, lanciata mercoledì scorso insieme al sindaco di Firenze e presidente di Eurocities, Dario Nardella, “è in pieno svolgimento”.

  8. Giorgia Meloni ricorda l'Holodomor: "Convinto sostegno a Kiev"

    In occasione dei 90 anni dello stermino per la fame di un milione di ucraini sotto il regime di Stalin, noto come Holodomor, la premier Giorgia Meloni ha rivolto un pensiero alla situazione attuale ribadendo il “Convinto sostegno a Kiev per libertà”. Dalla Russia, afferma, “azioni inaccettabili” e un accanimento voluto sulle infrastrutture civili.

  9. Putin vuol far uccidere Lukashenko: il report dagli Stati Uniti

    Secondo quanto riportato dal centro studi statunitense Robert Lansing Institute citando fonti della leadership militare russa, il Cremlino avrebbe deciso come trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina: eliminando il presidente Alexander Lukashenko o costringerlo a collaborare con un fallito attentato. “Su istruzioni del presidente russo Vladimir Putin – afferma l’istituto – l’intelligence militare russa potrebbe tentare nei prossimi giorni di perseguire uno scenario che preveda un attentato al presidente bielorusso Alexander Lukashenko o una sua imitazione con l’obiettivo di intimidirlo e spingerlo a ordinare finalmente alle sue truppe di impegnarsi direttamente nella guerra contro l’Ucraina, al fianco delle truppe russe”.

  10. Zelensky scontento delle autorità di Kiev: "È necessario più lavoro"
    Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso una dura critica al sindaco di Kiev Vitali Klitschko. Sotto accusa la cattiva gestione dei rifugi d’emergenza: “Purtroppo, le autorità locali non si sono comportate bene in tutte le città. In particolare, ci sono molte lamentele a Kiev. Per dirla in parole povere, è necessario più lavoro”. Sorprendono i toni del presidente, che rompe un fronte fino ad ora pubblicamente compatto. Per Zelensky, il livello dei servizi disponibili a Kiev non è ottimale: “Si prega di prestare attenzione: la gente di Kiev ha bisogno di più sostegno, molti di loro sono rimasti senza elettricità per 20 o anche 30 ore. Ci aspettiamo un lavoro di qualità dall’ufficio del sindaco”.
  11. Kherson: prosegue l'evacuazione governativa

    Dopo l’attacco russo nella giornata di ieri, prosegue l’evacuazione dalla città di Kherson: il ministero della Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina ha riferito che è già partito da Kherson un treno verso Khmelnytskyi, nell’ovest del Paese, a bordo le prime 100 persone pronte a seguire l’evacuazione disposta dal governo. Tra loro 26 bambini e numerosi malati. Il ministero ha ricordato che “attualmente è possibile evacuare dalla regione di Kherson in autobus per Odessa, Mykolaiv e Kryvyi Rih”. Nell’attacco, denuncia Kiev, sarebbero morte almeno 15 persone.

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