Esplosione a Suviana alla centrale vicino Bologna, recuperato il corpo dell'ultimo disperso: 7 morti accertati
L'esplosione alla centrale idroelettrica Enel di Bargi, nella zona del lago di Suviana vicino Bologna, ha causato almeno 7 morti: trovato anche l'ultimo disperso
Martedì 9 aprile un’esplosione di una turbina avvenuta in una centrale idroelettrica Enel di Bargi, nella zona del lago di Suviana vicino Bologna, ha causato almeno 7 morti e 5 feriti gravi (uno è stato dimesso dopo un paio di giorni, un altro è stato definito fuori pericolo). L’incidente sul lavoro è avvenuto a decine di metri sotto terra, al piano -8 dell’impianto: il crollo ha travolto 15 tecnici di ditte esterne che stavano lavorando al collaudo. Nel secondo giorno di ricerche, i vigili del fuoco hanno confermato di aver trovato 3 dei 4 dispersi: Adriano Scandellari, 57 anni, Paolo Casiraghi, 59 anni e Alessandro D’Andrea (37). Venerdì 12 aprile, invece, è stato recuperato il cadavere di Vincenzo Garzillo (68).
Il racconto della giornata
-
Alla centrale l'intervento nella "Fase 2"
Finito il momento del recupero dei dispersi, alla centrale di Bargi sul lago di Suviana si apre la fase due dell’intervento: togliere l’acqua e mettere in sicurezza la struttura anche per permettere l’avvio delle perizie.
-
-
Chi sono i morti della tragedia di Suviana
Chi sono i 7 morti della tragedia avvenuta sul lago di Suviana:
- Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli: era in pensione da un anno, con un profilo professionale alto, esperto nella riattivazione dei macchinari di centrali idroelettriche;
- Alessandro D’Andrea, 37 anni di Pontedera, tecnico specializzato con numerose esperienze anche all’estero, dipendente di Voith di Cinisello Balsamo (Milano);
- Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Ponte San Nicolò (Padova), lavoratore specializzato di Enel Green Power nella funzione di O&M Hydro, premiato con la stella al merito del Quirinale;
- Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano. Lavorava per la Abb di Sesto San Giovanni;
- Mario Pisani, 73 anni, la vittima più anziana: originario del Tarantino, di San Marzano di San Giuseppe, era un ex dipendente Enel, ora impegnato come consulente. Titolare di una piccola srl, la Engineering con sede a Mele (Genova):
- Vincenzo Franchina, 36 anni, la vittima più giovane, originario di Sinagra (Messina), sposato da poco più di un anno e padre da tre mesi, viveva a Genova. Era un collaboratore di Pisani;
- Pavel Petronel Tanase, 45 anni, originario della Romania, dal 2000 risiedeva a Settimo Torinese. Sposato e con due gemelli quasi adolescenti. Anche lui era un collaboratore di Pisani.
-
La "scatola nera" in mano agli inquirenti
Il sistema Scada di supervisione e controllo, in pratica una scatola nera della centrale, è in mano all’autorità giudiziaria. Lo ha detto l’ad di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, citato dall’Ansa.
-
Due vittime sbalzate dal piano -8 al -9
Dei quattro operai dispersi trovati morti tra ieri e oggi nella centrale di Bargi sul lago di Suviana, due addetti che lavoravano all’ottavo piano probabilmente sono stati sbalzati al nono piano attraverso il pozzo di aspirazione mentre gli altri due erano già al nono, in corrispondenza delle loro postazioni di lavoro. È la ricostruzione che fa Giuseppe Petrone, responsabile nazionale dei sommozzatori Vigili del fuoco, nella conferenza stampa ripresa dall’Ansa.
-
Identificato il cadavere dell'ultimo disperso
È stato ufficialmente identificato anche il cadavere dell’ultimo disperso recuperato oggi dalla centrale di Bargi. È Vincenzo Garzillo, 68enne napoletano, unico che ancora mancava all’appello. Il suo corpo è stato trovato al piano meno nove dell’impianto, in corrispondenza della turbina. Lo riferisce l’Ansa.
-
Tre feriti in condizioni critiche per ustioni
Sono ancora in condizioni critiche tre lavoratori feriti in seguito all’esplosione:
- Stefano Bellabona, 54 anni, è in rianimazione, in prognosi riservata, all’ospedale Maggiore di Parma: il tecnico di Noventa Padovana ha ustioni su quasi la metà del corpo ed è sottoposto a terapie;
- Leonardo Raffreddato, 42 anni, ricoverato al Centro grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena, è stazionario: resta in prognosi riservata e continua a essere sedato e intubato, ha gravi ustioni su circa il 20% del suo corpo, in modo particolare sulle mani;
- Sandro Busetto, 59 anni di Venezia, è ricoverato a Pisa al reparto Grandi ustioni.
-
Fuori pericolo Jonathan Andrisano, il 35enne ricoverato dopo l'esplosione
Una buona notizia arrivata dall’ospedale Sant’Orsola di Bologna, dove era stato portato uno dei 5 feriti gravi: fuori pericolo Jonathan Andrisano, operaio 35enne residente a Castiglione dei Pepoli, era rimasto intossicato dai fumi dell’esplosione. Lo riferisce l’Agi.
-
Recuperato il corpo dell'ultimo disperso
È stato recuperato il corpo dell’ultimo lavoratore disperso nell’esplosione della centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana, in provincia di Bologna. Non è stato ancora ufficialmente identificato, ma dovrebbe trattarsi di Vincenzo Garzillo.
-
Dove si sta cercando l'ultimo disperso
Le ricerche si concentrano al piano -9 dell’impianto, sotto il livello del lago, dove ieri sono state trovate tre vittime.
-
Bernabei (Enel): "Nessun allarme prima dell’incidente"
“Non ci risultano segnalazioni di problemi sulla sicurezza“, ha dichiarato l’ad di Enel Green Power Salvatore Bernabei a Repubblica, rispondendo agli allarmi lanciati dai sindacati dopo l’incidente alla centrale di Suviana. Sulle cause non si sbilancia: “È troppo presto per parlarne, lo vedremo con calma, la situazione è molto complessa e ogni ipotesi sarebbe prematura”.
-
Si cerca l'ultimo disperso, in campo oltre 200 persone
Al terzo giorno di ricerche dopo l’esplosione nella centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana resta da trovare Vincenzo Garzillo, 68 anni, l’ultimo disperso. Al lavoro più di 200 uomini, tra cui 100 vigili del fuoco: lo cercano nei livelli -8, -9 e -10 della struttura.
-
Gli approfondimenti sulla tragedia di Suviana: