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POLITICA ESTERA

Dimissioni del premier Humza Yousaf in Scozia dopo 13 mesi al Governo: perché il leader di Snp ha lasciato

Nel corso di una conferenza stampa, il premier della Scozia, Humza Yousaf, ha presentato le sue dimissioni dopo meno di 18 mesi dall’insediamento

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

In una conferenza stampa, il first minister della Scozia, Humza Yousaf, ha presentato le sue dimissioni come premier, dopo neanche 18 mesi dal suo insediamento. Yousaf, il cui passo indietro arriva nel bel mezzo di una crisi di governo, ha detto che resterà comunque in carica fino alla nomina di un successore all’interno del partito.

Le dimissioni di Humza Yousaf

Nella giornata di oggi – lunedì 29 aprile 2024 – nel corso di una conferenza stampa il first minister scozzese, Humza Yousaf, ha annunciato le sue dimissioni a poco più di un anno dalla sua elezione, avvenuta il 29 marzo 2023.

Con la sua elezione, Yousef ha infranto diversi record: è difatti stato non solo il più giovane primo ministro scozzese, ma anche il primo asiatico nonché il primo musulmano a ricoprire tale carica.

L’arrivo di Humza Yousaf a Bute House, residenza del primo ministro, da dove ha tenuto la conferenza stampa durante la quale ha presentate le sue dimissioni da premier della Scozia

Yousef è a capo del Partito Nazionale Scozzese (SNP) proprio dal marzo 2023, quando ha sconfitto la rivale Kate Forbes alle primarie e ha preso il posto della premier dimissionaria, nonché ex leader dell’SNP, Nicola Sturgeon.

La crisi del premier in Scozia

Le dimissioni di Yousaf erano attese, data la forte crisi che il suo partito sta attraversando. “Non sono disposto a scambiare i miei valori e principi, o a stringere accordi con chiunque semplicemente per mantenere il potere”, ha detto il premier uscente.

“Sono giunto alla conclusione che il ripristino dei rapporti all’interno dell’SNP, al di là delle divisioni politiche, può essere fatto solo con qualcun altro al timone” ha poi aggiunto Yousaf, che resterà comunque alla guida del partito fino a quando non verrà nominato un nuovo leader.

In seguito all’elezione interna, il Parlamento scozzese avrà a disposizione 28 giorni per eleggere un nuovo primo ministro.

Il successore di Yousaf

“Il leader dell’SNP si è dimesso piuttosto che affrontare una sconfitta umiliante“, ha dichiarato al Financial Times il leader dei conservatori scozzesi, Douglas Ross, facendo riferimento alle due mozioni di sfiducia (una presentata dai conservatori e una dai laburisti) che avrebbe dovuto affrontare in questa settimana.

La crisi di governo è sopraggiunto in seguito alla rottura dell’alleanza tra l’SNP e i Verdi scozzesi, il cui co-leader, Patrick Harvie, ha appoggiato la decisione del premier, sostenendo che “i Verdi scozzesi hanno una lunga esperienza di lavoro costruttivo a partire dall’opposizione, e formeranno un governo con qualsiasi primo ministro che condivida i nostri valori progressisti e che possa garantire la nostra fiducia”.

Bisognerà quindi attendere il nuovo leader dell’SNP, che verrà scelto tra i candidati che avranno il sostegno di almeno 100 membri del partito. In seguito a questa elezione, il parlamento potrà votare per scegliere un nuovo primo ministro, che potrà però provenire anche da altri partiti. In caso di mancato accordo, il parlamento verrebbe sciolto e bisognerà indire nuove elezioni.

Fonte foto: Getty

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