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Di Battista contro Friedman in tv, toni accesi su Donald Trump e Kamala Harris: deve intervenire Floris

Lo scontro fra Alessandro Di Battista e Alan Friedman è stato innescato dalle affermazioni dell'ex pentastellato su Kamala Harris e l'amministrazione democratica

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Nuovo scontro fra Alessandro Di Battista e Alan Friedman negli studi di Dimartedì su La7: i due opinionisti si sono confrontati su Kamala Harris e Donald Trump nella puntata del 5 novembre, di poco precedente allo spoglio che ha incoronato il candidato repubblicano come 47° presidente degli Usa.

Di Battista contro Kamala Harris

Di Battista e Friedman hanno da sempre posizioni antitetiche su una quantità di temi, e lo hanno dimostrato anche nell’ultima puntata del talk condotto da Giovanni Floris.

Tutto è iniziato quando il conduttore ha posto una semplice domanda all’ex esponente del M5S: “Di Battista, lei chi voterebbe?

Milano, 4 ottobre 2023: Alessandro Di Battista durante il suo spettacolo “Colpirne uno per educarne cento”.

Di Battista si è così lanciato in un attacco agli Stati Uniti e a Kamala Harris, fra lo sconcerto e le smorfie di Alan Friedman.

“Posto che io – ha esordito – non reputo gli Stati Uniti d’America, soprattutto oggi, un esempio di democrazia; posto che la campagna elettorale è stata becera, insulti, zero idee dall’una e dall’altra parte; posto che se fossi americano probabilmente voterei Jill Stein che è una candidata indipendente, perché esistono anche candidati indipendenti. Credo che in questo momento peggio di Trump ci sia soltanto una cosa, Kamal Harris“.

Questo il ragionamento di Di Battista che ha subito innescato i mugugni di Alan Friedman.

Di Battista e le guerre

“Io non so – ha proseguito – se Trump davvero si comporterà in maniera diversa rispetto alla guerra in Ucraina, che a me preoccupa da cittadino europeo perché abbiamo una guerra in casa, una guerra che è stata alimentata soprattutto dall’amministrazione Biden. Non lo so se cambierà qualcosa, credo che per i palestinesi non cambierà nulla, anzi forse addirittura potrebbe peggiorare la situazione”.

“Quello che so è che l’amministrazione Biden, con Kamal Harris vicepresidente, ha dato 20 miliardi di euro di armamenti a Netanyahu, con i quali sta uccidendo i palestinesi…”, ha aggiunto.

Di Battista, a questo punto, ha tuonato contro l’intensificarsi dei mugugni di Friedman con un sonoro “silenzio! Sto parlando io, poi parlerà lei!”

La furia di Di Battista è poi proseguita: “E so che in questo momento è stata Kamala Harris, come vicepresidente, ad alimentare una guerra in Ucraina“.

L’intervento di Floris

Fra i tentativi di replica di Friedman e i moniti di Floris che invitava ad abbassare i toni, Di Battista ha proseguito: “E so anche che Biden, che ha scelto Kamala Harris, è stato uno dei responsabili della guerra in Libia che è costata anche agli interessi europei.

“Che poi Trump abbia subito un attentato in cui veramente ha rischiato la vita, questo è una verità storica”, ha concluso l’ex pentastellato.

Fonte foto: IPA/ANSA

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