Denise Pipitone, spunta di nuovo la "pista rom" grazie a vecchie intercettazioni dal contenuto misterioso
Secondo quanto ricostruito dalla trasmissione Ore 14, ci sarebbero delle intercettazioni risalenti al 2005 che potrebbero contenere informazioni utili
Si torna a parlare della “pista rom” per il caso di Denise Pipitone. Durante la trasmissione Ore 14, il conduttore Milo Infante ha lanciato un appello per la riapertura delle indagini in questa direzione. A distanza di oltre 18 anni dalla sua sparizione, la bimba di Mazara del Vallo continua a far parlare di sé e rimanere nei cuori degli italiani.
- Denise Pipitone, si riapre la pista rom con una segnalazione del 2005
- Indagini bloccate perché non si trovò un interprete: cosa è emerso
- Ancora dubbi su Piera Maggio, si torna a parlare del "dossier segreto"
Denise Pipitone, si riapre la pista rom con una segnalazione del 2005
Nell’aprile 2005, a 7 mesi dalla scomparsa della piccola, i Carabinieri di Sondrio avrebbero ricevuto una segnalazione da parte di una donna egiziana.
Che disse di aver visto delle foto di una bambina uguale a Denise scattate dalla zia di una sua collaboratrice domestica, di origine kosovara, riconosciuta anche nell’ormai celebre filmato realizzato da una guardia giurata a Milano.
Nel video si vedeva una bimba chiamata Danàs insieme a un gruppo di presunti rom. Tra cui appunto la donna kosovara, residente a Bergamo.
Indagini bloccate perché non si trovò un interprete: cosa è emerso
In seguito alla segnalazione dell’egiziana, i Carabinieri iniziarono a indagare. Fino fare irruzione a una festa, identificando tutti i partecipanti e non trovando né la donna kosovara né la bimba identificata come Denise.
Durante quel periodo furono raccolte molte intercettazioni in lingue straniere, ma secondo quanto riportato da Ore 14 non furono mai tradotte.
Proprio in quegli audio potrebbe nascondersi la chiave per risolvere il mistero della sparizione della piccola di Mazara del Vallo.
Ancora dubbi su Piera Maggio, si torna a parlare del “dossier segreto”
Durante la trasmissione è stato affrontato anche un altro lato oscuro della vicenda, che riguarda la mamma di Denise Pipitone.
Piera Maggio, diventata un volto tristemente celebre per il grande pubblico, ha dovuto affrontare di nuovo le voci sul suo conto.
L’ex pm Maria Angioni, attraverso i social network, ha infatti dichiarato gli agenti, all’epoca delle indagini, parlavano di un losco passato della donna.
Su cui ci sarebbe tra l’altro un nutrito dossier, che però la stessa pm ha spiegato di non aver mai visto.
In passato infatti, per mezzo stampa, l’allora procuratore di Marsala lasciò intendere che Piera Maggio fosse coinvolta in traffici illegali e di avere le prove che lo attestavano.
Accuse che sono state rimandate ai mittenti, ancora una volta, dal legale Giacomo Frattizza. Che ha sottolineato che la mamma di Denise Pipitone non ha mai spacciato droga, né ha avuto a che fare con la criminalità organizzata.