Denise Pipitone, parla la madre Piera Maggio: il punto sulle ricerche

Piera Maggio non si arrende e continua a sperare di poter trovare la figlia Denise Pipitone. Nel giorno in cui ha visto la luce, il 26 ottobre, la madre, raggiunta dall’AdnKronos, ha parlato di “compleanno triste”. “Come potrebbe essere diversamente? Manca la festeggiata. Sono passati 17 anni dal suo sequestro e ancora attendiamo verità e giustizia”, ha chiosato con amarezza.

Denise è scomparsa l’1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo (Trapani) quando non aveva ancora quattro anni. Su Facebook la Maggio ha divulgato un video con dei palloncini blu e argento a forma di cuore. “Denise, papà ti ha fatto questo regalo – ha scritto -. Palloncino blu, nella Stele di Mazara del Vallo. Buon 21esimo compleanno Denise. Sappi sempre, ovunque tu sia, che la tua vera famiglia ti ama e non ti ha mai dimenticata. Nel cuore e nella mente tu ci sei!”.

“Denise va cercata – ha spiegato Piera all’Adnkronos -. Non è giusto che la verità non emerga e che colpevoli siano liberi di girare tranquillamente”.

Intanto si attende il 23 novembre. Tra poco meno di un mese, davanti al gip del Tribunale di Marsala, è stata calendarizzata l’udienza per decidere sulla richiesta di archiviazione delle nuove indagini sulla scomparsa della bimba avanzata dalla Procura di Marsala.

Gli avvocati di Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno depositato richiesta di opposizione. “Vedremo cosa accadrà. Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana, così come non ho perso la speranza di riabbracciare mia figlia – ha dichiarato -. Denise non è un caso chiuso, non va archiviata e va cercata viva, almeno fino a quando non emergano elementi che facciano ritenere il contrario. Vanno individuati i responsabili della sua scomparsa, altrimenti sarebbe un vero fallimento per la giustizia italiana”.

Nelle scorse ore Piera Maggio, sempre via social, ha postato il nuovo age progression di Denise, ossia una fotografia che ha ricostruito minuziosamente come potrebbe essere oggi Denise che, laddove fosse ancora viva, avrebbe 21 anni. Lo scatto si è avvalso di competenze tecniche specifiche ed è stato realizzato su commissione da Paloma Joana Galzi, Forensic Imaging Specialist. Il team ha lavorato su foto originali di Denise, dei genitori e del fratello.

“In tutti questi anni – ha spiegato sempre la Maggio – mi sono battuta per far sì che in Italia fosse istituita una task force specializzata nella ricerca nel tempo dei minori scomparsi. Tutti i bimbi scomparsi rimangono come sospesi in un limbo, passata la fase iniziale, a meno che non ci siano nuove segnalazioni, tocca alle famiglie farsi carico di continuare a cercare”.

E ancora: “Tutte le mie apparizioni hanno un unico obiettivo: non spegnere i riflettori su Denise, mantenere viva l’attenzione. Perché magari qualche ragazza può ritrovarsi nell’immagine della mia Denise…”.

Certo non è semplice continuare a cercare dopo “diciassette anni di tribunali, di avvocati, di mancate verità”. “Ed è dura portare addosso un peso così grande, ma non mi rassegno – ha sottolineato la madre della bimba scomparsa -. La perdita di un figlio è sempre un dolore immane qualsiasi sia il motivo. Nel mio caso, però, oltre al dolore c’è la rabbia per le cose non fatte, per quelle che non emergono, per le tante anomalie di questa storia. Non avrò mai pace senza giustizia e verità”.

“Denise è un po’ la figlia di tutti gli italiani, vive nel cuore di molti e ogni giorno ricevo calore da tanta gente. So che in tanti nutrono affetto per Denise e questo non può che riempirmi di gioia”, ha concluso Piera Maggio.