Denise Pipitone, turisti romani indagati per falsa testimonianza

Sembrava poter rappresentare una testimonianza importante per il caso Denise Pipitone, ma il racconto della coppia romana che aveva detto di aver visto la piccola in un hotel di Mazara del Vallo non sarebbe veritiero. Secondo quanto riportato nell’ultima puntata di ‘Quarto grado’ i due turisti sono, infatti, indagati per falsa testimonianza.

La donna in particolare aveva raccontato di aver notato una bambina, il giorno della scomparsa di Denise, l’1 settembre 2004, insieme a una signora sospetta, nella hall dell’hotel Ruggero II a Mazara del Vallo, dove lavorava Anna Corona, l’ex moglie di Piero Pulizzi, padre della piccola Denise Pipitone.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la coppia di turisti quel giorno non si trovava in paese né tantomeno in Sicilia, ma a Roma.

Intervistato dalla trasmissione su Rete 4, il legale dei due, Stefano Pellegrino ha spiegato così la versione dei coniugi, i quali nel frattempo hanno completamente ritrattato:  “La moglie in pratica aveva realizzato un ricordo assolutamente non corretto. Aveva visto una signora ma ovviamente non si sa in quale in quale albergo, hanno riscontrato e verificato che in effetti la signora non si trovava quel giorno a Mazara del Vallo e neanche in Sicilia. Queste sono state le parole della mia assistita: ‘C’è stato questo martellamento mediatico e quindi mi sono lasciata suggestionare…‘”.

L’avvocato, rivelatosi poi essere lo stesso dell’ex pm Maria Angioni, anche lei indagata per falsa testimonianza, ha successivamente risposto alla domanda dell’inviata su eventuali legami tra la magistrata e i suoi due altri assistiti: “No, assolutamente. Non c’è nessun rapporto di conoscenza né tantomeno un rapporto amicale solamente una conoscenza mediatica. Hanno seguito le trasmissioni e quindi magari si sono lasciati suggestionare”.