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Denise Pipitone, nuova pista dopo la rivelazione della pm

Spuntano nuove teorie sulla testimonianza di Battista della Chiave con due famiglie coinvolte nella sparizione della bimba di Mazara del Vallo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Emergono nuovi dettagli sulla vicenda di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. La pm Maria Angioni, che ha indagato sul caso, ha fatto sapere che potrebbero essere coinvolte due famiglie locali. Storie Italiane, la trasmissione condotta da Eleonora Daniele su Rai 1, ha esplorato la possibilità che i parenti del padre biologico della piccola, Piero Pulizzi, possano essere stati a conoscenza di elementi chiave.

Denise Pipitone, due famiglie coinvolte: la pista D’Assaro – Pulizzi

Giuseppe D’Assaro, ex marito della sorella di Pulizzi e collaboratore di giustizia, venne incaricato di fare domande alla moglie e alla suocera. Tornò a casa per due giorni di permesso con una cimice, che però non venne attivata durante un dialogo con la moglie, sollevando dubbi sul fatto che la donna potesse nascondere qualcosa.

L’uomo è stato considerando un teste non attendibile perché in un primo momento accusò la ex moglie e la figlia, per poi parlare della morte di Denise e infine ritrattare tutto.

Lo status di collaboratore di giudizia avrebbe tuttavia fatto pensare che dietro le due versioni opposte potesse nascondersi un messaggio in codice.

Rosalba Pulizzi all’epoca dei fatti dichiarò di non aver mai conosciuto la bambina e di non essere neanche al corrente che il fratello fosse il padre biologico della figlia di Piera Maggio, a cui era stato dato il cognome del nuovo compagno. La zia di Denise Pipitone dichiarò inoltre di essere stata accusata ingiustamente dal marito, che voleva punirla per la rottura.

Denise Pipitone, due famiglie coinvolte: la pista Corona – Pulizzi

L’altra delle due famiglie di cui ha parlato la pm Maria Angioni sarebbe quella composta da Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, e la loro figlia Jessica Pulizzi. Le due furono tra i primi indagati del caso. Un’intercettazione ambientale, registrata mentre la giovane si trovava sul suo motorino il 24 novembre 2004, aveva cattuarto uno scambio ritenuto importante ai fini delle indagini.

Le frasi, in dialetto, sarebbero le seguenti. “Vai a prendere Denise. Ma Peppe che ti ha detto?”, “Ma dove la devo portare?”, “Fuori”. Elementi che però non ebbero seguito nelle indagini.

Denise Pipitone, nuove ipotesi: la testimonianza di Battista Della Chiave

L’ipotesi è dunque quella che Peppe potesse essere un parente, magari proprio Giuseppe D’Assaro. Tra l’altro accusato dallo zio Battista della Chiave di aver portato via Denise su una motocicletta.

Neanche la testimonianza dell’uomo venne però tenuta in considerazione nelle indagini. Battista della Chiave si esprimeva infatti con il linguaggio dei segni, e i familiari stessi hanno negli anni negato che stesse parlando di Denise Pipitone, sottolineando l’errata traduzione degli interpreti. L’uomo, che potrebbe essere stato l’unico testimone oculare del rapimento della bimba, è ora deceduto.

Denise Pipitone, dalla lettera al testimone: nuovi punti oscuri

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